L'ANALISI
20 Marzo 2025 - 18:44
CREMONA - «Venga subito. L’aspettiamo per la visita, lo screening». Peccato che dietro queste due frasi, pronunciate al telefono, non c’è la voce rassicurante di un sanitario bensì quella di un malvivente che tenta di imbastire un colpo a dir poco odioso. Già, perché l’obiettivo del malvivente (e di quella telefonata) è uno soltanto: fare in modo che la persona contattata lasci la casa per poterla depredare in lungo e in largo.
Preannunciate dalla sequela di casi analoghi verificati nel lodigiano (il sindaco di Mediglia, Gianni Fabiano, ha lanciato un allarme poche settimane fa) questa nuova frontiera della criminalità fa capolino anche in provincia di Cremona, dove sono iniziate a circolare le segnalazioni relative a queste telefonate. Per ora nessuno pare sia caduto nel tranello.
In un caso, al momento della telefonata, c’era in casa la figlia della anziana, che preso la cornetta in mano e chiedendo delucidazioni per quell’appuntamento sanitario si è vista chiudere in faccia il telefono. La raccomandazione, sulla falsa riga di quanto detto dal sindaco del centro lodigiano, è quella di alzare le antenne e non dare alcun credito a chiunque prospetti un appuntamento, non solo di natura sanitaria, che prevede di lasciare la propria casa da un momento all’altro.
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