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POLIZIA LOCALE: I NODI

Nei Comuni con più abitanti metà degli agenti necessari

A Soresina, Castelleone e Soncino i Comuni in affanno, tra lacci burocratici e budget in sofferenza

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

18 Ottobre 2022 - 05:10

Nei Comuni con più abitanti metà degli agenti necessari

CASTELLEONE - Sedici agenti di polizia locale per coprire circa 120 Kmq, un territorio grande quasi due volte quello di Cremona. Ne servirebbero, secondo le linee guida della Regione, almeno 27. Questa la difficile situazione dell’Alto Cremonese in ambito sicurezza con l’organico della municipale praticamente dimezzato rispetto alle necessità. L’allarme dei comandanti: «Facciamo tutto il possibile ma servono più uomini e risorse». Castelleone, Soresina e Soncino sono, in quest’ordine, le tre più importanti cittadine dell’Alto Cremonese. Complessivamente contano oltre 25 mila abitanti e, inclusi i paesi del circondario, superano ampiamente i 30 mila. Eppure, a gestire quest'area molto vasta e popola, ci sono solo 16 agenti. Le ragioni molto semplici: assunzioni bloccate per questione di normativa e budget e mezzi risicati.

Il comandante Andrea Vicini di Castelleone

Intanto i tre commissari si arrangiano come possono. «Per far fronte a questa problematica abbiamo puntato – spiega il comandante Andrea Vicini di Castelleone – sulla progettualità. Azioni mirate di volta in volta su temi precisi, dagli schiamazzi notturni alla sicurezza stradale, e poi sinergia con i volontari, in particolare con la Protezione civile e l’Associazione nazionale dei Carabinieri». La problematica è acuita ulteriormente a Soncino, come spiega la comandante Giuliana Pennacchio: «Diamo il massimo con quello che abbiamo ma nella nostra realtà è davvero molto difficile. Basti pensare che Soncino ha la stessa estensione di Castelleone e quasi il doppio del territorio di Soresina, pur essendo meno abitata. L’organico ridotto è ulteriormente aggravato dagli spostamenti continui e non certo immediati».

La comandante Giuliana Pennacchio. Sotto il comandante Giovanni Tirelli

Da Soresina Giovanni Tirelli, che si trova ovviamente nella stessa situazione, lancia la proposta: «Siamo riusciti ad attuare una convenzione con Castelleone ma con altre realtà è ancora molto difficile. Eppure io penso che questa, in mancanza di risorse umane e materiali, sia la strada oggi più efficace. Il nostro territorio avrebbe bisogno di un comando unico, centralizzato e ben strutturato che coordini tutti gli agenti. Se abbiamo poco, ed è così, condividiamo e uniamoci. La strada giusta è l’accorpamento».

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