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Soste selvagge sulle piste ciclo pedonali nei pressi delle scuole

La Fiab: «Parcheggi sulle ciclabili pericolosi e intollerabili. Servono le transenne»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

17 Ottobre 2022 - 05:15

Soste selvagge sulle piste ciclo pedonali nei pressi delle scuole

I parcheggi sulle ciclabili

CREMA - Sosta selvaggia sulle piste ciclo pedonali. Una piaga che non guarisce. «Servono le transenne», propone la Federazione ambiente e bicicletta. Ad un anno esatto di distanza dalla prima, dura, presa di posizione della Fiab, nulla o quasi è cambiato.

I tracciati protetti continuano ad essere scambiati per parcheggi, lasciando l’auto anche per venti minuti o più. Un fenomeno di inciviltà e mancato rispetto del codice della strada che sembra davvero difficile da eradicare. I controlli della Polizia locale e le conseguenti sanzioni non bastano. Il problema ulteriore è che questa cattiva abitudine si verifica soprattutto in aree in prossimità delle scuole: un messaggio altamente diseducativo per le nuove generazioni.

La Fiab aveva già chiesto il pugno di ferro da parte del Comune. Adesso a protestare, anche sui social network, sono diversi cremaschi abituati a muoversi in sella. In determinati orari della giornata, ad esempio in via Treviglio, una delle ciclabili più martoriate dalla sosta selvaggia, non possono fare altro che spostarsi sulla strada. Accade soprattutto negli orari di uscita dalle scuole. Il tracciato che dovrebbe (è proprio il caso di usare il condizionale) essere di esclusivo utilizzo di pedoni e ciclisti era stato completato negli anni scorsi dal Comune. La definizione di «ciclabile delle scuole» non era stata data a caso. Mette infatti in collegamento la primaria Braguti, al fianco della quale ci sono anche materna e nido, con le medie Galmozzi e l’istituto superiore Marazzi, più vicini al centro cittadino.

Più volte al giorno questo nastro d’asfalto diventa un parcheggio. La situazione peggiore si verifica nel tratto tra via Boldori e via Indipendenza nei momenti di entrata e uscita da primaria. Decine le auto che vengono parcheggiate in divieto per andare a prelevare i bambini. Le soste, peraltro prolungate nel tempo, costringono pedoni e ciclisti a invadere la carreggiata.

Interrompono un percorso che dalla ciclabile dei Mosi arriva fino in città, seguendo il canale Cresmiero. I posteggi non mancherebbero. Basterebbe avere la voglia di camminare per duecento metri: in via Braguti si trovano numerosi stalli. Non che in altre zone della città vada meglio: la medesima situazione di via Treviglio si verifica dove ci sono percorsi protetti vicini alle scuole, come in via Matilde di Canossa (dove ha sede il Galilei, l’istituto superiore più popoloso della città con i suoi oltre 1.900 iscritti ndr) giusto per citarne una.

«La Polizia locale fa il suo lavoro e risponde alle nostre segnalazioni – spiega il referente Fiab Davide Severgnini – con periodici passaggi di pattuglie, ma non appena i controlli diminuiscono il fenomeno ritorna. I cordoli lungo le ciclabili, per impedire queste manovre di sosta, non sono la soluzioni ideale. Meglio le transenne, come è stato fatto in via Rampazzini a Ombriano. Lungo la pista che costeggia le scuole medie e la sosta abusiva era costante. In questo modo è stata bloccata».

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