L'ANALISI
RINNOVO PROVINCIALE
22 Luglio 2024 - 20:06
La sede della Libera agricoltori cremonesi
CREMONA - Dopo una trattativa lunga ed impegnativa, anche a fronte di un margine d’azione inevitabilmente ridotto dalle difficoltà congiunturali nelle quali devono muoversi le imprese, presso la sede centrale della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi le rappresentanze dei soggetti datoriali e dei lavoratori hanno sottoscritto questa mattina il rinnovo del contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti scaduto il 31 dicembre 2023. La Cgil si è riservata di firmare. L’intesa ha durata quadriennale, a decorre dal 1° gennaio 2024, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2027; sancisce un incremento complessivo della paga base pari al 6,2% a partire dallo scorso 1° luglio. All’elemento retribuivo si aggiunge un significativo impegno su altri due versanti cruciali come quelli della sicurezza sul lavoro e del welfare.
Le delegazioni erano composte da Sergio Bucci (direttore), Elisabetta Quaini, Roberto Bellini e Danilo Quaglia (Libera Associazione Agricoltori Cremonesi); Giovanni Roncalli e Tullo Soregaroli (Federazione provinciale Coldiretti); Alessandro Tacconi e Romana Villa (Cia Est Lombardia); Paola Marazzi e Marco Spadari (Fai Cisl Asse del Po), Fabio Palwinder Singh e Maurizio Zanini (Flai Cgil), Michele Saleri e Giuliano Mino Grossi (Uila Uil).
«Esprimo ringraziamento per il lavoro svolto in questo ambito, e la soddisfazione per avere ‘chiuso’ il rinnovo del contratto provinciale - commenta Sergio Bucci, direttore della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi - pur nella difficoltà congiunturale che sta scontando anche la nostra agricoltura, a fronte dell’aumento dei costi di produzione, di una stagione climatica ‘impazzita’ e non solo. Si tratta di un accordo sindacale oggettivamente importante, dunque abbiamo parecchi motivi per giudicare positivamente lo sforzo compiuto e il risultato raggiunto».
«Del resto - conferma Roberto Bellini - quello appena concluso non è stato certamente un rinnovo scontato, ed ha richiesto sacrificio e senso di responsabilità. Perché era giusto tenere nella dovuta considerazione le conseguenze dei problemi che riducono i margini aziendali ‘soffiando’ sui crescenti costi di produzione; e dall’altro la necessità di adeguare il potere d’acquisto della famiglie alle dinamiche inflazionistiche. Abbiamo lavorato con impegno per trovare un punto di incontro e di equilibrio tra queste esigenze differenti ma non per questo contrapposte, e credo si possa parlare a buon diritto di un risultato positivo. Ci abbiamo messo la giusta dose di realismo, ma anche la voglia di guardare oltre con un ragionamento più complessivo, che tenga conto pure della sicurezza sul lavoro e del welfare».
«Proprio in riferimento a questi ultimi due temi, parlerei di un impianto contrattuale ‘modernizzato’», aggiunge Elisabetta Quaini. «Ci sono stati un impegno significativo per quanto riguarda il welfare - e dovrà andare a vantaggio sia dei dipendenti che dei datori di lavoro -, ed un’attenzione altrettanto significativa alla sicurezza sul lavoro, da sempre prioritaria e tornata tristemente d’attualità in queste settimane. Abbiamo concordato il ‘varo’ di un sistema di monitoraggio che coinvolge la parte datoriale e le affida il coordinamento dei responsabili per la sicurezza sul lavoro; con l’impegno a ritrovarsi a distanza di un anno per fare il punto sulla situazione e mettere a punto eventuali correttivi o modifiche».
Mediagallery
MOBILITATI PER LA PALESTINA
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 16:30
29ª edizione della rassegna “L’Età della Saggezza” della Fondazione Benefattori Cremaschi
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris