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La sfida è tutelare le eccellenze

L’analisi del presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi: la grande ricchezza di Dop e Igp, il nodo della burocrazia. «Bene che le approvazioni passino da Roma e non da Bruxelles»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

11 Giugno 2023 - 09:30

La sfida è tutelare le eccellenze

Cesare Baldrighi npresidente di Origin Italia

CREMONA - Origin Italia, l’associazione dei consorzi di indicazioni geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari Dop e Igp italiani, tira le somme delle sfide presenti e future. Il presidente Cesare Baldrighi: «Bene che le nuove approvazioni di prodotti Dop e i nuovi disciplinari passino da Roma e non più da Bruxelles. Risparmiamo quasi sei anni di burocrazia. Adesso il Ministero, però, si organizzi. L’obiettivo? Intercettare la richiesta di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Che è assolutamente proprietà delle nostre filiere».

Quattro giorni fa si è festeggiata la giornata della Sicurezza Alimentare. Che significa anche sostenibilità, gusto, equità. Significa, insomma, Made in Italy. Lo sa il mondo e lo sappiamo noi nel Belpaese. Forse però dobbiamo imparare a raccontarlo di più, meglio e a svecchiare la nostra burocrazia, partendo però da quella europea. Questa la vera sfida di Origin.
«La mela della Val di Non ha ottenuto oggi modifiche al disciplinare dopo sette anni di attesa – evidenzia Baldrighi, presidente dell’unione dei consorzi –. Ora l’Europa ha approvato la norma che farà passare queste pratiche dai ministeri nazionali. Insomma c’è la legge, noi però dobbiamo dotarci degli strumenti, altrimenti partiamo daccapo».

Con lo svecchiamento e lo snellimento della burocrazia, ipoteticamente i prodotti italiani, i più buoni sotto ogni aspetto, avrebbero la strada spianata per conquistare il mondo. ‘Ma c’è un ma’: «Dobbiamo saper valorizzare e raccontare la nostra capacità di essere sostenibili non solo da un punto di vista ambientale ma anche culturale, sociale ed economico – avverte Baldrighi –. La bellezza e particolarità dei nostri Dop e Igp risiede proprio nel legame col territorio, specificità che ci permette di tutelare la terra di origine col lavoro, con il racconto delle sue particolarità, con l’occupazione e molto altro. In conclusione, una sostenibilità vera, al 100%».

La chiosa sui prossimi passi: «Come Origin, col Governo, abbiamo lottato in Europa affinché venisse riconosciuto un passaggio fondamentale e cioè, appunto, lo ‘standard di sostenibilità’ dei prodotti. Da qui dobbiamo partire, lavorando su un sistema comunitario che si è già aperto al riconoscimento internazionale, come abbiamo visto col Café de Colombia e la Tequila, come trampolino per i mercati, regolamentati, del mondo».

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