Cremona non si fa mancare nulla, tranne le piste ciclabili

In questa città che non si fa mai mancare nulla, anche l’«importante» raduno delle rombanti Maserati, le piste ciclabili rimangono una pia illusione. Passi il fatto di dover attraversare una città sempre più deprimente e desolata, farlo senza la sicurezza minima è addirittura inquietante. Tratto di viale Po da via Serio a piazzale Cadorna: auto parcheggiate dovunque, buche, tombini, incroci pericolosi, auto che procedono contromano alla ricerca del parcheggio, pedoni che camminano incuranti sulla pista, nessun vigile nel raggio di dieci chilometri… dopo un percorso a ostacoli delirante si arriva sul posto di lavoro avendo già esaurito gran parte dell’energia psicofisica della giornata. Intanto, sindaco e Fiab attraversano allegramente la città dispensando sorrisi compiaciuti (di cosa?), i volontari Fiab prendono nota dei passaggi in bici, si discute appassionatamente di bici contromano che vanno già contromano senza bisogno di una legge e, ancora una volta, è un fastidioso bla bla bla che non incide sull’esistente. Fino al prossimo incidente, ovviamente, o, peggio, al prossimo morto.
Alfonso Nitti
(Cremona)