Vorrei approfittare delle pagine del suo quotidiano per avere delucidazioni (se qualcuno le può dare) in merito ai molteplici permessi sull’apertura nel centro storico di parecchi distributori automatici di bevande e generi alimentari. Questi negozi caratterizzati dal non avere nessuna forma di controllo stanno diventando luoghi di ritrovo notturno di umanità varia, non solo di chi desidera elevare il proprio tasso glicemico, ma anche di persone che nel cuore della notte si intrattengono tra urla, schiamazzi, colpi di clacson e ogni genere di manifestazione rumorosa difficilmente tollerabile da coloro che riposano nelle vicinanze. I vigili urbani sollecitati più volte all’intervento, durante la settimana rimandano a polizia o carabinieri i quali nelle ore notturne sono spesso impegnati in altri interventi lasciando i residenti a una sorta di far west dove la vince chi alza più la voce. Ma le sembra una cosa logica mettere di fatto bar notturni nel cuore della città senza la presenza di personale? Nulla contro la libertà di nuove forme di business, ma è chiaro che questi distributori dovrebbero essere installati in luoghi adatti, non certo in mezzo ai condomini (corso Garibaldi, corso Vittorio Emanuele, piazza Marconi, via Dante, via Palestro, corso Mazzini). Dato che la politica della giunta cittadina dovrebbe avere a cuore l’ordine e la sicurezza, mi chiedo come tutto questo sia compatibile visto che l’ordine non esiste e la sicurezza notturna non si è ancora capito a chi venga affidata in questi luoghi di ritrovo. Roberto Papetti (Cremona)
I suoi rilievi sono motivati nella misura in cui i fruitori non rispettano il riposo delle persone ma è anche evidente che chi installa un distributore automatico lo colloca in una zona ad alta densità abitativa e di transito. Detto questo amministrazione, polizia locale e forze dell’ordine hanno il compito di controllare che tutto funzioni in modo regolare.