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Il centro va valorizzato e anche difeso dai rumori

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

18 Marzo 2013 - 10:18

Il centro va valorizzato e anche difeso dai rumori
Sappiamo tutti che prevenire è meglio di curare, quindi mi porto avanti alle soglie della bella stagione. Parlo ancora del centro storico di Cremona, bellissimo, unico nel suo genere, una meraviglia da fare invidia a tanti altri posti nel mondo, ma buttato nella spazzatura come un rifiuto. Con le prime belle giornate, ecco di nuovo i ciclisti che sfrecciano sui marciapiedi, contromano, in zone pedonali a velocità più che sostenuta. Ieri ho visto una signora fare il pelo a un anziano in sedia a rotelle pur di guardare una vetrina rimanendo sulla bici. Ecco di nuovo gli artisti di strada, che ieri hanno suonato la stessa canzone per tre ore sotto le finestre dei residenti.
Dopo, sono arrivati i soliti zingari muniti di fisarmonica. La musica è una delle consolazioni della vita, perché non dare la possibilità a ognuno di ascoltare quella che vuole? Ecco di nuovo i vigili in giro a far multe e se telefoni o li fermi segnalando il danno acustico (degli artisti di strada) spesso rispondono arrabbiati a noi, poveri cremonesi tartassati da tasse, problemi, Imu, disoccupazione e crisi economica.
Ho imparato a parlare io stessa ai presunti artisti e li ho invitati a spostarsi. Spesso capiscono il tuo bisogno di tranquillità. I nostri amministratori, evidentemente, no. Perché non piazzarli sotto casa loro? Ecco di nuovo le strade invase in alcune ore solo da extracomunitari urlanti e arroganti. Certo, perché negli altri Paesi bisogna guadagnarsi il diritto di cittadinanza, da noi cremonesi si esige un buonismo generico e insulso (non sono leghista).
Ecco di nuovo la macchina infernale della pulizia delle strade che ci dà il buongiorno alle 7. Passasse una volta, pazienza. Ma ci mette un’ora a finire una via, su e giù per 4 o 5 volte. Insomma, tra poco si riaprono le finestre e invece di un po’ di tepore dovremmo procurarci dei tappi per le orecchie. Mi risulta che esistano leggi contro l’inquinamento acustico, perché non farle rispettare? Non mi si dica che ormai tutte le città sono così, giro abbastanza per vedere che alcune sono così, altre sono rifiorite curando i propri centri storici. All’estero hanno imparato a valorizzarli, anche se sono meno belli dei nostri. Noi, ripeto, buttiamo via una cosa bella come se niente fosse.
Patrizia Abelli
(Cremona)

L’inquinamento acustico va combattuto, e ci sono gli strumenti per farlo, ma cosa diventerebbe la nostra città se regnasse solo il silenzio? Un dormitorio. E’ in arrivo la bella stagione con la ‘movida’ e le iniziative commerciali serali. Con le inevitabili polemiche. Dobbiamo dire di no a tutto o usare la tolleranza? Il dibattito è come sempre aperto.
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