L'ANALISI
07 Ottobre 2024 - 10:13
CREMONA - Oltre 120mila visitatori e più di 6 tonnellate di prodotti venduti. Numeri da record per i tre giorni della Festa del Salame, sesta edizione, archiviata ieri sera con pubblico ed espositori soddisfatti. La tradizione che si sposa con l’innovazione, i premi e i racconti, le sperimentazioni e le degustazioni, gli showcooking e i laboratori. Gli abbinamenti con il vino. E il festival della mostarda. Sold out al PalaSalame per le ‘degustazioni guidate’. Assaggiare, la parola d’ordine. Soprattutto, parola di Andrea Donzelli, delegato della Lombardia per Onas, Organizzazione nazionale di assaggiatori salumi. Donzelli è l’equivalente del sommelier. Milanese, 60 anni a dicembre, un lavoro nell’informatica, la parallela carriera da assaggiatore (un hobby) iniziata 8 anni fa, il primo corso con i formaggi. Da lì, maestro assaggiatore di salumi, di farina di castagne («una cosa un po’ di nicchia»), distillati, cioccolato, miele. «Facendo l’assaggiatore — dice — si diventa più critici, si scoprono molto di più i difetti e si va a scegliere il meglio». E il meglio era tutto qui, alla Festa del Salame.
Tempo di bilanci. «La Festa del salame si è confermata un appuntamento di successo per la città di Cremona e per tutta la Lombardia – ha detto Stefano Pelliciardi, SGP Grandi Eventi, organizzatore – grazie ad un palinsesto molto attrattivo e a un numero di espositori importante, con produttori di salame provenienti da tutta Italia: un binomio che, unito al salone della mostarda, ha permesso di mantenere ed ampliare il successo dello scorso anno». Pelliciardi ha definito «preziosa la rete sinergica tra Comune, Regione, Confcommercio, Confartigianato Imprese e Libera Associazione Agricoltori di Cremona», un lavoro di squadra «che ci ha permesso di raggiungere un record importante e sorprendente di presenze, con sold out per diversi espositori».
Per Massimo Rivoltini (Confartigianato Imprese Cremona), la Festa del Salame «è andata oltre le aspettative; le manifestazioni come questa a Cremona hanno raggiunto livelli davvero alti, ci siamo superati, la città, che è una food valley nazionale, è accogliente, una bomboniera, c’è una coesione straordinaria che parte dalle associazioni, dalle istituzioni, e coinvolge le persone. Oltre alla ricaduta economica che abbiamo visto: si tratta di un investimento, perché chi viene a Cremona per queste manifestazioni, poi ci torna».
«È sempre una manifestazione importante per Cremona. L’agroalimentare è una delle eccellenze che abbiamo sul territorio rispetto ad altri – ha commentato Riccardo Crotti, già presidente di Libera Associazione Agricoltori Cremonesi –. C’è stata tanta partecipazione ed è stato un momento di grande attrazione per il Made in Italy, quindi viva le nostre produzioni e viva la Festa del Salame».
Per Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, «questa festa è una grande soddisfazione da tanti punti di vista. In molti si sono dati da fare per mantenere viva l’attenzione su un prodotto che rappresenta sempre di più il nostro territorio, un’organizzazione eccellente, il fiore all’occhiello della città di Cremona, un appuntamento che sempre di più identifica i cremonesi e la cremonesità».
La manifestazione era promossa da Confartigianato Imprese Cremona, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Confcommercio Cremona con il patrocinio e il contributo del Comune di Cremona, della Camera di Commercio e di Confartigianato Alimentare Regione Lombardia. È stata realizzata con il contributo di Regione Lombardia e organizzata da SGP Grandi Eventi in collaborazione con Fipe Cremona, istituto di istruzione superiore Luigi Einaudi di Cremona e Onas.
FOTOGALLERY: FOTOLIVE/LEONARDO CALVI
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