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“AcquAria e dintorni di terra” personale di Chiara R. Federici

L’artista presenta una serie di lavori recenti

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08 Aprile 2025 - 16:07

“AcquAria e dintorni di terra” personale di Chiara Renza Federici

“AcquAria e dintorni di terra”. È questo l’intrigante titolo che Chiara Renza Federici ha scelto per la sua personale all’Adafa che a Cremona presso Casa Sperlari, che sarà inaugurata sabato 12 aprile alle ore 17.30 introdotta da Fulvio Stumpo e Giusy Asnicar e presentata da Simone Fappanni.

Nelle sale di Via Palestro l’artista presenta una serie di lavori recenti che saranno esposti fino al 30 aprile.

La rassegna può essere visitata gratuitamente da martedì a domenica dalle 17 alle 19; sarà chiusa il 20, 21 e 25 aprile.

Proveniente da una famiglia di artigiani e artisti di Fossacaprara di Casalmaggiore CR, inizia a dipingere dall’adolescenza, arricchendo poi il suo percorso formativo con la frequentazione della Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, corsi d’Arte a Cremona tenuti da Sereno Cordani e corsi universitari di Storia dell’Arte a Parma. Dipinge prevalentemente su carta, ad acquerello o tecnica mista, utilizzando anche il disegno e il collage.

Affascinata dalla pittura del ’400, guarda e studia soprattutto i movimenti della prima metà del ‘900. 

La sua ricerca e sperimentazione cerca di rendere in immagine-colore i mondi interiori, è interessata dall’azione pittorica come rivelatrice dell’invisibile, dei misteriosi codici dell’anima. 

Ha esposto i suoi lavori in più occasioni a Casalmaggiore presso il Museo Diotti con le mostre: "I Federici di Fossacaprara”, la collettiva "Evviva Picasso" e la personale “Musica Musa”.  Altre personali a Monticelli d'Ongina, Gazzuolo , Gazoldo degli Ippoliti , Piadena , e nella antica pieve di Urago Mella di Brescia con la articolata mostra “La poeta sonnambula” ed infine la bipersonale “Due Mondi” col fratello Andrea nel Torrazzo di Comnessaggio. Canta da molti anni come contralto nel Coro Estudiantina di Casalmaggiore per il quale nel 2007 ha realizzato il video multimediale “La Creazione”, lavoro di notevole suggestione visiva creato sulla musica di Haydn, eseguita in concerto nella chiesa di San Francesco a Casalmaggiore. La sua parallela passione per il canto conferma la centralità dell’armonia musicale di cui la sua pittura è permeata.

 

Perché dipingo?

La risposta immediata e apparentemente banale è perché non ne posso fare a meno. Ho iniziato a disegnare e a dipingere dall’adolescenza e questa pratica è diventata parte del mio essere, un'abitudine e una necessità o forse una dipendenza come bere il caffè al mattino. Il punto d’inizio è stato il disegno: appuntare velocemente con la matita il mondo intorno, le impressioni, la fantasia, estrarre d’impulso le forme dalla visione interiore. Poi pastelli, olio, tempera per dare colore al segno e infine l’acquerello diventa la vera passione, l’essenza della pittura. Questa tecnica ad acqua su carta con la sua imprevedibilità crea in me entusiasmo e il dipingere acquisisce svariate sfaccettature: la curiosità e il piacere di veder comparire immagini celate dentro la mente, la lotta con la diversità dei supporti cartacei e l'indomabilità dell'acqua, il fascino dei colori che si miscelano in sfumature impreviste, la sorpresa del risultato dal bagnato all'asciutto.

Eppure la libertà del gesto durante l'esecuzione non è casuale, nasce dall'osservazione e dall'ascolto del mondo intorno, dallo studio della pittura del passato e del presente, dall'indagare il sé e, non ultimo, dalla passione musicale. Tutto il vissuto riemerge in immagini e dipingere diventa un itinerario senza fine durante il quale realtà e anima interagiscono, le relazioni umane e la conoscenza alimentano la creazione, la libertà di sperimentare apre nuove dimensioni. La forma e il colore che ne risultano restano, per quel poco che ci concede la nostra impermanenza, come traccia del passaggio vitale di pensiero e azione.

 

 

Perché del titolo "AcquAria e dintorni di terra"

Nei dipinti presentati in questa mostra gli elementi acqua e aria formano lo spazio entro cui si muovuono le forme e le figure. Nell’acqua si può galleggiare e nell’aria volare, la gravità è attenuata, di modo che ogni cosa rimane sospesa in uno spazio. Così nello spazio pittorico del supporto organizzo in libertà le forme che emergono dallo spazio interiore e il foglio  o la tela alludendo allo spazio cosmico che ci circonda, ne diventano una piccola porzione.

Dimentico la linea d'orizzone e la visione prospettica per far fluttuare le combinazioni di pigmenti che formano immagini e sensazioni emerse dal mondo inconscio. La terra a volte ritorna sotto il cielo denso di segni danzanti a cercare il legame con la realtà, ma resta un dintorno, protagonisti sono l'aria e più di tutto l'acqua del mare, del fiume, dell'acquerello, l'acqua che muove le forme, muta il colore, addensa o spande, modifica il segno e l'intenzione. Una specie di acquario aereo posato a terra dove si muovono pesci, fantasie, improvvisazioni, misteri.

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