L'ANALISI
24 Dicembre 2023 - 10:59
CREMONA - Canarino mannaro è il disco che ho gettonato per la partita col Modena, un po’ per rendere finalmente omaggio a Mina, un po’ perché mi aspettavo una partita dura, o almeno una partita vera. E invece è finita in una goleada da record, che scaccia i fantasmi del Galleana e fa giustizia di un mio piccolo trauma infantile.
Io sono cresciuto a pane, nutella e cartoni animati, e naturalmente sono sempre stato dalla parte di Silvestro nella sua guerra, persa in partenza, con l’insopportabile canarino Titti. Ogni volta finiva con Titti al sicuro nella sua gabbietta e Silvestro pestato dalla nonnetta, dal bulldog o dallo stesso Titti quando una pozione lo trasforma nella sua versione mannara. Ma stavolta Silvestro ha trovato i suoi vendicatori, i grigiorossi che dei canarini non hanno lasciato nemmeno le piume.
L’allenatore del Modena ha dato una mano, adattando i suoi a un modulo inedito e che, non appena sono dovuti uscire dal guscio, li ha precipitati nel caos. Di cui la Cremo ha approfittato con una ferocia altrettanto inedita. Quattro gol in venti minuti e spiccioli, partita chiusa prima di arrivare a metà, senza nemmeno dover scomodare Coda. Nell’intervallo un solo rimpianto, che nessuno in tribuna stampa avesse portato le carte da briscola per ingannare il tempo da lì alla fine.
Grande Cremo, o Modena piccolo piccolo? I nostri eroi sentivano l’obbligo di far dimenticare Piacenza – va comunque notato che la Feralpi nel suo piccolo ha doppiato il colpo a Genova - e le scelte di Stroppa stavolta li hanno assecondati, in particolare col ritorno al posto fisso di Collocolo e quello ovvio di Coda, oltre al ripristino della difesa titolare. Nemmeno il tempo di dire Mi è semblato di vedele Collocolo, e i canarini si sono trovati nella pancia della Cremo. Senza nessuna nonnina dalla scopa facile che li potesse salvare dai succhi gastrici grigiorossi. Una scorpacciata con una primizia assoluta, la doppietta di Pickel che poi si è chiamato fuori per Palermo.
Intanto, diciamo sottovoce che la zona promozione è lì a due punti. Stranissimo, magmatico momento del campionato, nel quale comunque i valori stanno emergendo. E anche un momento senza respiro, perché a Santo Stefano si rigioca. Per la Cremo, al Barbera, una partita senza pronostico, dato che i rosanero si stanno dimostrando capaci di tutto, nel bene e nel male. Già che siamo in tema di cartoni animati, dopo aver conciato per le feste Titti, adesso sotto con la pantera rosa. Stando attenti a non fare la figura dell’ispettore Clouseau.
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