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Pisa-Cremonese: attenti al lupo... grigiorosso

Si aggira per i pollai della serie B e fa strage di pennuti. In trasferta sfoga senza inibizioni il suo istinto mannaro. Ma i toscani non perdono da tre partite e muoiono dalla voglia di riaccendere una piazza che gli sta tenendo il muso

Giovanni Ratti

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redazione@laprovinciacr.it

01 Dicembre 2023 - 13:17

CREMONA - Attenti al lupo. C’è un lupo che si aggira per i pollai della serie B e fa strage di pennuti. Il suo pelo è grigiorosso, e in trasferta sfoga senza inibizioni il suo istinto mannaro. Ora il lupo grigiorosso è segnalato dalle parti di Pisa, dove sembra deciso a tenere fede alla sua fama di terrore dei pollai cadetti.

Ma ad aspettarlo trova un Pisa che ha a sua volta una gran voglia di passare un sabato da lupi, e ha un paio di validi argomenti. Anzitutto in classifica tira la cinghia, e soprattutto in fatto di punti casalinghi ha una fame da lupo. E poi il suo allenatore è Aquilani, che guarda caso di nome si chiama Alberto. E non vorrà farsi scappare la possibilità di guadagnarsi il soprannome di Lupo Alberto, come l’irresistibile rubagalline dei fumetti.

Insomma, chi fa il lupo e chi fa la gallina? La Cremo sta ripassando la tabellina del tre e vuole arrivare a tre per cinque, ma i toscani non perdono da tre partite e muoiono dalla voglia di riaccendere una piazza che gli sta tenendo il muso, come una morosa che si sente trascurata.

E sulla puzza di bruciato soffiano anche i più freschi precedenti: all’Arena Garibaldi, nelle ultime tre partite, un pareggio e due batoste, due gol fatti e otto presi. E due stagioni fa proprio a Pisa la lanciatissima Cremo di Pecchia andò a schiantarsi.

Ma a togliere i grilli in esubero dalla testa grigiorossa dovrebbe bastare la faticaccia fatta per battere il Lecco. Una fatica che ha permesso a Jungdal di avere un battesimo del fuoco come si deve. E ha permesso a tutti di darsi una botta di realismo. La squadra sia per l’assortimento della rosa sia per le scelte di Stroppa è fatta per comandare il gioco, non per subirlo. Tutto bene finché giocando a tavoletta si impone la propria cifra tecnica. Ma quando si lascia il pallino agli avversari si va in confusione, fra passività e scelte sbagliate. Tipo i colpi di tacco fatti da gente che si dovrebbe limitare a giocate prosaiche, senza fare la caricatura di Vazquez e Buonaiuto. A proposito, Cristian è atteso con urgenza allo sportello delle giocate decisive.

Quando si ritrovano Pisa e Cremo il pensiero non può non volare a Gigi Simoni, che ha reso grandi entrambe e manca a tutti.

Da cronista scrupoloso non ho mancato di dare un’occhiata al meteo. Il quale naturalmente promette un tempo da lupi.

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