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CREMONA AL VOTO: LE EUROPEE

Avanza: «A Bruxelles per cambiare la Pac»

La candidata di Azione fissa i suoi obiettivi. È stata nella ‘squadra’ di Macron

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

07 Giugno 2024 - 05:25

CREMONA - «Attraverso la prevista revisione di medio termine, la Politica Agricola Comune deve impegnarsi a proteggere e strutturare meglio le filiere, rafforzando un sistema agricolo chiamato a produrre di più, per soddisfare la domanda e contrastare i pesanti contraccolpi del cambiamento climatico».
Produzione, reddito delle imprese e ricambio generazionale devono tornare al centro dell’agenda di Bruxelles secondo il programma di Caterina Avanza, responsabile nazionale agricoltura di Azione e candidata all’Europarlamento, ieri pomeriggio a La Provincia.

«La Pac è chiamata a riscoprire la sua vocazione originaria: sostenere il comparto, le imprese, le filiere e le organizzazioni dei produttori, la transizione ambientale e digitale. Deve inoltre essere varato un piano di vasto respiro sulla gestione dei rischi (che oggi assorbe solo l’1% del budget Pac, contro il 60% riservato dagli Usa ai suoi agricoltori grazie al Farm Bill)».

Trentatré anni compiuti da poco, bresciana, ex manager in aziende private passata dal Partito Democratico ad Azione, Avanza ha maturato competenze particolarmente significative nell’ambito agroalimentare e della viticoltura. Dal 2016 al 2019 ha lavorato al fianco del Presidente francese Emmanuel Macron - nella campagna elettorale del 2017 ed in quella europea del suo partito, En Marche! -, ricoprendo poi il ruolo di consigliere politico per la delegazione francese del gruppo Renew Europe al Parlamento Ue.

«Sono sempre stata una riformista e i centristi riformisti europei costituiscono la mia casa politica. Ho lasciato il Pd quando è maturata l’idea del ‘campo largo’ con i 5 Stelle, con i quali non condivido quasi nulla: a partire dalla loro politica agricola e sugli allevamenti, testimoniata da un lavoro politico basato sul sensazionalismo anziché su dati, scienza e contenuti. Non credo proprio che mi si possa giudicare incoerente».

Quanto ad Azione, che in nome del pragmatismo e del giudizio sul merito delle questioni è convinta interprete di un sistema di alleanze a ‘geometrie variabili’, Avanza sottolinea l’oggettivo «malfunzionamento del bipolarismo in Italia. Serve qualcosa che al centro del campo politico lavori con un altro metodo. Quello di appoggiare i provvedimenti reputati convincenti (e viceversa), indipendentemente da chi li propone. Noi di Azione badiamo al sodo, e ci comportiamo così».

Tramite strategie locali che spaziano dalla ‘corsa solitaria’ alle alleanze col centrodestra o con il centrosinistra. «È il caso delle comunali di Cremona, dove abbiamo trovato un candidato sindaco (Andrea Virgilio, ndr) molto bravo, pragmatico e con una solida esperienza da vicesindaco, e una candidata di spessore come Marialuisa D’Ambrosio che sosteniamo con convinzione». «Come andrà in Europa? Dobbiamo superare lo sbarramento del 4%, ma siamo fiduciosi».

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