L'ANALISI
CAPPELLA PICENARDI: IL VIDEO
16 Dicembre 2022 - 09:22
CAPPELLA PICENARDI - Carlo Cùdega è un personaggio a metà strada fra storia e leggenda; ad Augusto Bagnoli, volto noto della canzone dialettale cremonese (noto anche come fisioterapista della U.S. Cremonese) e ai musicisti Loris Braga e Pierpaolo Vigolini piace pensarlo come il nobile, o aspirante tale, che amava lisciarsi il codino con grasso di maiale, la cotenna (cùdega), per mantenerlo compatto e lucido. È questa immagine un po’ felliniana che li ha ispirati a rilanciare il dialetto cremonese in chiave comica utilizzando come veicolo la canzone. Ed è così che Bagnoli, Braga e Vigolini hanno confezionato lo spettacolo che andrà in scena per la prima volta domenica 18 dicembre al teatro comunale di Cappella Picenardi (ore 16, ingresso libero).
Melodie conosciute verranno spogliate dei testi originali per lasciare spazio a storie raccontate in dialetto; manifesto dell’operazione è “La cansòn in dialèt” parodia de “La canzone popolare” di Ivano Fossati. Questa in particolare e le altre canzoni del repertorio contengono espressioni, modi di dire e intercalare che caratterizzano il dialetto cremonese; uno dei testi fondamentali di questa operazione è “Pescherìa minüda” di Luciano Dacquati, indimenticato dialettologo cremonese. Non mancherà, ovviamente, un omaggio al grande Ugo Tognazzi, ufficialmente quarta T di Cremona, con la canzone “Ugo Tugnàs”, incastonata fra le note di Felicità di Albano e Romina.
La formazione musicale è un trio, con le voci accompagnate da chitarra e pianoforte. La hit che dà il titolo anche al… tur (non è un errore, ma una scelta precisa del trio: cremonesizzare il francese tour) è “La pèl de l’òoca”, parodia della canzone vincitrice del Festival di Sanremo “Brividi” che è stata incisa qualche settimana fa e che è possibile ascoltare su Youtube. La canzone celebra la promozione in serie A della Cremo e non è il solo intervento a tinte grigiorosse; anche il noto coro da stadio basato sulla canzone di John Denver “Take me home country roads” è interpretato da Cùdega e i suoi scagnozzi. Nel corso dello spettacolo verranno eseguite anche alcune canzoni originali, da Van de Sfroos ai Di ‘n del nàs di Castelgoffredo con i testi adattati al vernacolo locale.
Sarà poi l’occasione per ascoltare dal vivo la storia di Zanèn de la Bàla in un testo che contiene tutti i nomi dei paesi della provincia di Cremona, rielaborati in modo creativo e talvolta bizzarro all’interno della narrazione. Carlo Cùdega e i suoi braders sono prontissimi e non temono di sfidare, vista data e ora, la finale dei mondiali di calcio in Qatar, a la manèera de na òolta: cun làt e cògnac e ‘n pitìin de méel.
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