L'ANALISI
SIAMO FUORI!: IL VIDEO
09 Settembre 2022 - 08:01
CREMONA - «L'ultima volta che sono venuta qui mi hanno fatto provare uno dei vostri violini. Mamma mia, sto ancora lì!». Gianna Nannini come uno schiaffo rock di fronte a una piazza del Comune completamente esaurita ieri sera per il secondo e ultimo appuntamento della mini rassegna Siamo fuori! Un inizio tutto rock quello della cantante senese che sceglie L'aria sta finendo, Primadonna e poi Revolution per inaugurare una scaletta serratissima, elettrica dall’inizio alla fine e con poche concessioni all’acustico.
Le lancette si spostano velocemente all'indietro con Fenomenale e poi due super classici anni Ottanta come I maschi e Vieni ragazzo. Un battesimo a base di pestanti chitarre elettriche e batteria che fa presto saltare almeno una parte dell’ordine dei posti a sedere, quando ai lati del palco piccoli gruppi di persone iniziano a seguire il concerto in piedi. Poco male perché da metà concerto in poi, a sedere non ci sarà più nessuno. È una Gianna Nannini dal cuore colmo quella sotto i riflettori, intensa, graffiante, dai timbri e dalla personalità inconfondibili, unica e vera ragazza senza tempo del rock italiano e dimostrazione vivente che l’anagrafe, almeno nel suo caso, è davvero un dettaglio trascurabile quando si sale su un palcoscenico. Gli anni passati dal suo ultimo concerto cremonese - tenuto proprio nella stessa piazza - sono tanti, ben quattordici, ma il tempo, sia per lei che per il pubblico, sembra essersi prima fermato all’estate di quelle foto che la ritraevano davanti al colonnato della Cattedrale, intenta a cantare i suoi successi. Ieri sera come allora, in tanti si sono assiepati lungo gli accessi laterali alla piazza se non per vederla almeno per ascoltare, dal vivo e di rimbalzo, uno dei canzonieri più spettacolari della musica italiana: tra le tante anche Io, Fotoromanza, America, Latin lover, Bello impossibile e in chiusura Un’estate italiana, indimenticabile colonna sonora di Italia 90. Nannini per questo concerto ha scelto di rimanere consapevolmente in bilico fra le urgenze più elettriche, quelle che l'hanno resa famosa soprattutto nella prima metà di carriera, e un romanticismo di strada lastricato di ballad in cui ogni singolo verso pare raccontare una storia.
Qualche timore per il regolare svolgimento del concerto era arrivato attorno alle 17 di ieri, quando una pioggia fine ma fitta aveva iniziato a cadere insistentemente sulla città. Dopo lo slittamento di un giorno del concerto di Sangiovanni, a causa di un’improvvisa indisposizione del cantante, la seconda data di Siamo fuori non ha invece subito modifiche accogliendo il pubblico in una piazza del Comune gremita fino all’ultimo posto disponibile. Siamo fuori! per il secondo anno consecutivo porta la musica dal vivo nel cuore della città. Il progetto è realizzato dal Comune di Cremona in collaborazione con il teatro Ponchielli e il sostegno di Gruppo Bossoni S.p.A. e Bossoni Automobili. Lo scorso anno a salire sul palco di Siamo furori furono Willie Peyote e Francesco De Gregori.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris