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IL CONVEGNO

«La scuola non guardi al passato»

Il deputato Pd Manzi ha partecipato all’incontro dedicato ai nodi irrisolti dell’istruzione

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

10 Ottobre 2025 - 19:44

CREMONA - «La scuola: il futuro è già qui» è il tema affrontato ieri pomeriggio in sala Zanoni, nell’ambito dell’incontro promosso dal Pd cremonese e organizzato dal segretario provinciale Michele Bellini. A fare il punto sulla situazione nazionale è stata Irene Manzi, deputata e responsabile nazionale scuola del Pd.

«Abbiamo voluto fortemente questo confronto nella convinzione che la scuola del futuro sia già qui, e che sia necessario riflettere insieme sui tanti cambiamenti in corso, che si intrecciano a diversi livelli, con l’incognita comune del decremento demografico», ha affermato Bellini.

L’attuale scenario è stato descritto da Laura Braga della Provincia: «Sul territorio ci sono 42 autonomie scolastiche; gli studenti sono 43.139, di cui 26.741 presso i comprensivi (che sono 27) e 16.398 iscritti alle scuole superiori, in tutto 14 istituti. In prospettiva del calo demografico sarà necessario, insieme agli enti preposti, trovare strategie con un focus sulle scuole del primo ciclo di istruzione».

«Il rischio che il decremento della popolazione scolastica porti a tagli nelle risorse destinate alla scuola è più che reale — ha detto l’onorevole Manzi —. Invece di pensare a redistribuire le risorse per creare classi meno numerose e stabilizzare i precari, l’obiettivo del Governo sembra essere quello di fare cassa. Nella scorsa legge di bilancio sono state tagliate oltre 5.600 cattedre; come non pensare, poi, ai tagli agli asili nido? Bisogna investire nella scuola: più tempo pieno, più didattica personalizzata. Per non tacere delle nuove indicazioni per la scuola del primo ciclo, bocciate dal Consiglio di Stato. Tali indicazioni sembrano proiettare la scuola verso il passato piuttosto che verso il futuro».

A moderare la giornata di confronto è stata Simona Frassi, ex docente e responsabile scuola del Pd cremonese. Il presidente della Provincia, Roberto Mariani, non si è limitato a portare i saluti, ma ha denunciato i disservizi del trasporto pubblico locale e la necessità di restituire dignità agli edifici scolastici. Francesca Romagnoli, vicesindaco, ha parlato del sistema 0-6, dell’impegno dell’amministrazione per l’istruzione e delle difficoltà del dopo Pnrr. Alba Caridi della Flc Cgil ha proposto una riflessione sulla riforma delle indicazioni del curricolo, evidenziando come il piano previsto dal ministero non tenga conto della scuola reale, ma proponga una sorta di revisione della storia e della cultura solo dal punto di vista occidentale.

«La scuola italiana vive una precarietà strutturale e un sottofinanziamento cronico. Investiamo appena il 3,9% del Pil in istruzione, fanalino di coda in Europa, mentre ogni settembre oltre 180mila supplenti garantiscono il funzionamento del sistema. Il precariato è ormai la regola, non l’eccezione», ha detto Oreste Pegno della Uil, mentre Cosimo Barletta della Cisl ha ribadito la necessità di eliminare il precariato.

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