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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Nuove droghe, allarme giovani: sostanze sempre più pericolose e difficili da intercettare

Dai mix casalinghi al rischio Fentanyl: tra i ragazzi l’uso di sostanze evolve più in fretta dei controlli. Il dottor Roberto Poli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asst di Cremona: «Le conseguenze psicofisiche possono essere devastanti»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

06 Luglio 2025 - 05:30

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Roberto Poli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asst di Cremona.

Quali sono le nuove sostanze di abuso e i loro effetti?
«Negli ultimi anni stiamo osservando un’esplosione di sostanze psicoattive sintetiche, spesso progettate per aggirare le leggi e non essere rilevate nei test standard. Parliamo di cannabinoidi e catinoni sintetici, benzodiazepine non regolamentate, ‘oppioidi designer’, ma anche di mix preparati in casa con farmaci da banco o sostanze chimiche facilmente reperibili online. Gli effetti variano molto: da sedazione profonda a stati di agitazione estrema, passando per allucinazioni, crisi convulsive e persino morte. La pericolosità maggiore sta proprio nell’imprevedibilità: chi le assume non sa mai davvero cosa sta prendendo».

Il Fentanyl si sta diffondendo anche nel nostro territorio?
«Al momento, fortunatamente, in Italia e nella nostra provincia non si registrano ancora casi diffusi di abuso di Fentanyl come invece accade negli Stati Uniti o in Canada. Tuttavia, i servizi sanitari e i centri per le dipendenze stanno monitorando con grande attenzione la situazione. Il rischio c’è, soprattutto per l’arrivo di Fentanyl illegale. Ed è una sostanza potentissima. È fondamentale che il livello di allerta rimanga alto. Stiamo potenziando la possibilità di rilevarlo attraverso il laboratorio di tossicologia perché va fatta una ricerca specifica».

Quali sono le sostanze più utilizzate attualmente?
«Restano ancora molto diffuse la cannabis (sia naturale che sintetica), la cocaina, e tra i più giovani le cosiddette ‘smart drugs’ o droghe da prestazione, come stimolanti assunti in ambito scolastico o sportivo. A livello giovanile, si assiste anche a un aumento delle sperimentazioni con ketamina e MDMA. Da non sottovalutare, inoltre, la facilità con cui vengono reperiti online mix già pronti di sostanze sintetiche, con nomi attraenti e packaging ingannevole».

Le sostanze per così dire ‘classiche’ vengono assunte dai giovani con modalità differenti?
«Sì, ed è un aspetto molto rilevante. Le droghe tradizionali vengono spesso assunte in contesti diversi rispetto al passato: non solo nelle feste, ma anche in casa, da soli, come risposta a stress o ansia. È cambiata anche la modalità: si preferiscono dosaggi minimi e combinazioni con alcol o farmaci, rendendo difficile rilevarne l’uso. In più, il consumo viene spesso raccontato o normalizzato sui social, amplificando il rischio emulazione».

Qual è l’andamento delle sostanze legali come tabacco, alcol e farmaci?
«Proprio perché legali, vengono spesso percepite come innocue. L’uso di alcol tra i minorenni resta molto alto, soprattutto nel ‘binge drinking’, cioè l’assunzione smodata in poco tempo. Il tabacco è spesso sostituito da sigarette elettroniche, anche tra i preadolescenti. In aumento l’abuso di farmaci, come ansiolitici, antidolorifici o stimolanti, spesso reperiti in casa senza alcuna prescrizione».

Quali sono i segnali da non sottovalutare?
«I segnali non sono sempre evidenti, ma alcuni comportamenti devono far riflettere. Cambiamenti improvvisi dell’umore, isolamento, calo nel rendimento scolastico, disturbi del sonno o dell’alimentazione, irritabilità immotivata o un’eccessiva chiusura emotiva possono indicare una situazione di disagio. È importante osservare, ascoltare, e non minimizzare. In caso di dubbi, è sempre meglio confrontarsi con professionisti o con i servizi per le dipendenze, anche solo per un colloquio informativo».

La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia di Cremona e di Crema e anche sul suo canale YouTube.

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