L'ANALISI
IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO
04 Maggio 2025 - 05:25
CREMONA - Protagoniste della rubrica ‘Il medico risponde’ di questa settimana sono le dottoresse Silvia Morandi e Sofia Levaggi, ostetriche del Consultorio di Cremona.
Dottoressa Levaggi, perché l’ostetrica è la figura di riferimento nel puerperio?
«L’ostetrica è una professionista laureata e abilitata che accompagna le donne in tutte le fasi della vita: infanzia, adolescenza, età fertile, gravidanza, parto, puerperio e menopausa. Anche dopo il parto, l’ostetrica è accanto alla neomamma per sostenerla nel percorso di cura del neonato e della propria salute. Il suo ruolo è quello di promuovere il benessere riproduttivo e globale, offrendo informazioni su stili di vita, contraccezione, prevenzione oncologica e riabilitazione del pavimento pelvico. In consultorio lavora in sinergia con psicologhe, assistenti sociali, educatori e altre figure sanitarie».
Dottoressa Morandi, che cos’è il puerperio e di che cosa hanno bisogno mamma e neonato?
«Il puerperio è il periodo che segue il parto e dura circa sei settimane. È una fase di profonde trasformazioni fisiche, ormonali ed emotive. In questo tempo la donna inizia il passaggio verso la maternità, mentre il corpo si riassesta: l’utero si contrae, iniziano le poppate, il ciclo mestruale spesso è assente. Le mamme hanno bisogno di sostegno concreto e relazionale: consigli su igiene, allattamento, ma anche supporto emotivo da partner, famiglia e altre mamme. Il neonato ha bisogno di un ambiente sicuro, nutrimento, stimoli e tanto contatto».
Dottoressa Levaggi, come si accede all’assistenza domiciliare nel puerperio?
«Il servizio è gratuito e offerto a tutte le donne che ne fanno richiesta. Si accede tramite il progetto ‘A casa insieme dopo il parto’. Alla dimissione, la neomamma viene contattata telefonicamente e può scegliere se effettuare la visita in consultorio o direttamente a domicilio».
Dottoressa Morandi, che cosa prevede la visita a casa?
«Si valuta la salute di mamma e bambino. Per la mamma: parametri vitali, involuzione uterina, lochiazioni, funzionalità intestinale e urinaria. Si osserva anche il benessere emotivo per prevenire segnali di depressione. Se presente il partner, si affrontano temi come la contraccezione. Per il neonato: si controllano cute, moncone ombelicale, alimentazione, poppata al seno o gestione del latte artificiale. L’obiettivo è rafforzare fiducia e competenze genitoriali».
Dottoressa Levaggi, perché scegliere la visita domiciliare?
«Perché permette di stare vicino alle famiglie, anche a quelle che faticano a spostarsi. Il nostro compito è sostenere i genitori nel prendersi cura del bambino, promuovere il benessere e prevenire situazioni di fragilità».
La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia e sul suo canale YouTube.
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