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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Tumori femminili e prevenzione: le azioni che possono salvare la vita

Il professor Generali: «Stili di vita corretti, controlli mirati, adesione agli screening e conoscenza dei fattori di rischio aiutano a vivere più a lungo e in salute»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

27 Aprile 2025 - 05:25

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ di questa settimana è il professor Daniele Generali, responsabile della Struttura Complessa Multidisciplinare di Patologia Mammaria dell’Ospedale di Cremona.

Cosa si intende per prevenzione primaria e perché è importante?
«È l’insieme delle azioni utili a evitare l’insorgenza di una malattia. Nei tumori femminili significa agire in anticipo sui fattori di rischio: alimentazione sana, attività fisica, niente fumo, poco alcol. Importante anche vaccinarsi (come contro l’HPV), curare la salute riproduttiva e il benessere psicologico. Prevenire migliora la qualità e l’aspettativa di vita».


Quali sono gli screening oncologici più importanti per le donne?
«Pap test (con HPV test) per il collo dell’utero e mammografia per il seno. Sono esami gratuiti, rapidi e salvavita, perché permettono di scoprire i tumori in fase iniziale, quando sono più curabili. Si tratta di esami semplici e sicuri».


A che età è importante iniziare a fare prevenzione?
«Prima si comincia, meglio è. Le visite senologiche possono iniziare già intorno ai 30 anni, prima in caso di familiarità. La mammografia è consigliata dai 45 ai 74 anni, ogni due anni».

Che ruolo ha la genetica nella prevenzione oncologica?
«La storia familiare può indicare un rischio aumentato. Se ci sono casi di tumore al seno o all’ovaio, è utile una consulenza genetica. Se indicato, si può eseguire il test BRCA e pianificare controlli su misura».


Cosa sono le Breast Unit e qual è il ruolo di quella di Cremona?
«Sono centri specializzati nella cura del tumore al seno. A Cremona la Breast Unit segue ogni paziente con un’équipe multidisciplinare, offrendo diagnosi, cure personalizzate, riabilitazione e attività di prevenzione».


Perché è importante sottoporsi a controlli regolari?
Perché il tumore può non dare sintomi. L’autopalpazione è utile dai 20 anni, l’ecografia dai 30, la mammografia dai 45. In presenza di familiarità, i controlli vanno iniziati prima e con cadenza diversa».


Perché partecipare a iniziative dedicate alla prevenzione al femminile?
«Rendono i controlli più accessibili e offrono consulenze personalizzate. Sono occasioni per riconoscere segnali da approfondire e iniziare percorsi di cura o sorveglianza».

Un messaggio finale alle donne?
«Volersi bene vuol dire anche proteggere la propria salute. La prevenzione è un gesto semplice ma decisivo».

La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia  e sul suo canale YouTube.

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