Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Infezioni respiratorie: pazienti a rischio e terapie

Il dottor Enrico Martinelli, pneumologo della Pneumologia dell'Ospedale di Cremona: «Per le forme virali cure di supporto. L'antibiotico va utilizzato solo in quelle di origine batterica»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

12 Gennaio 2025 - 05:30

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Enrico Martinelli, medico pneumologo della Pneumologia dell’Ospedale di Cremona.

Cosa sono le infezioni respiratorie?
«Le infezioni respiratorie colpiscono il tratto superiore, come il raffreddore comune, le sinusiti, le laringiti e le faringiti, e il tratto inferiore, che comprende bronchiti e polmoniti. Le cause possono essere virali, batteriche o, più raramente, fungine. Le forme fungine sono molto rare e riguardano principalmente pazienti immunodepressi. Tra le infezioni virali troviamo l'influenza, che può interessare sia il tratto superiore sia quello inferiore, il virus respiratorio sinciziale, il rinovirus e il coronavirus. Le infezioni batteriche includono soprattutto polmoniti da pneumococco, che rappresentano una delle forme più comuni. In sintesi, si tratta di infiammazioni infettive del sistema respiratorio».

Quali sono le infezioni respiratorie tipiche del periodo invernale?
«In inverno, le infezioni respiratorie sono molto frequenti per due ragioni: il freddo e l’umidità favoriscono la replicazione di virus e batteri, e la vita in ambienti chiusi facilita la trasmissione. Le infezioni più diffuse sono l’influenza, che colpisce milioni di persone ogni anno, con picchi tra gennaio e febbraio, il virus respiratorio sinciziale, che interessa soprattutto bambini e anziani, e le polmoniti da pneumococco, molto comuni in questa stagione. Anche il rinovirus, responsabile del raffreddore, e il coronavirus sono rilevanti, pur essendo presenti tutto l’anno».

Qual è la popolazione più a rischio?
«Le persone più vulnerabili sono i bambini e gli anziani, soprattutto oltre i 65 anni, poiché le infezioni respiratorie in questi casi possono causare complicanze, incluse polmoniti con maggiore mortalità. Sono a rischio anche gli immunodepressi, come pazienti oncologici, ematologici o affetti da malattie autoimmuni in terapia immunosoppressiva, che possono contrarre infezioni rare e severe. Anche chi soffre di malattie croniche, come bronchiti croniche, asma, cardiopatie, diabete o epatopatie, è più esposto a riacutizzazioni gravi».

Come si curano le infezioni respiratorie?
«Le infezioni respiratorie, soprattutto quelle virali, vengono trattate con terapie di supporto, come antitussivi per la tosse, antipiretici per la febbre e decongestionanti nasali. Esistono antivirali specifici ma sono indicati solo in casi selezionati. È importante evitare l’uso di antibiotici per infezioni virali, poiché sono inefficaci e possono causare farmaco resistenza ed effetti collaterali. Gli antibiotici sono invece essenziali per le infezioni batteriche, come polmoniti e bronchiti».

Quali sono le misure di prevenzione?
«Per prevenire le infezioni respiratorie, è utile adottare misure generali come l’uso di mascherine, l’igiene delle mani e l’areazione frequente degli ambienti chiusi. Tuttavia, la prevenzione più efficace è data dalle vaccinazioni. Il vaccino antinfluenzale, stagionale e annuale, è raccomandato per gli over 65, gli operatori sanitari e altre categorie a rischio. Inoltre, il vaccino antipneumococcico, che si somministra una sola volta con un richiamo, è fondamentale per prevenire le polmoniti da pneumococco».

La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia e sul suo canale YouTube.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400