L'ANALISI
09 Dicembre 2024 - 20:57
CREMA - Per propiziare il lieto fine della favola, i bimbi gonfiano il petto e soffiano forte. E il loro fiato spazza via le nuvole che si erano addensate nel cielo sbarrando la strada a Santa Lucia e al suo asinello. La magia della notte più lunga (e più bella) è salva. Nella mezzaluna d’incanto di una piazza Duomo travestita da palcoscenico con la passione del Franco Agostino Teatro Festival e con i prodigi degli artisti di Teatroallosso e Spazio Circo Bergamo, i piccoli possono finalmente sorridere e applaudire dopo aver tenuto gli occhi — un po’ sgranati di trepidazione e un po’ sbarrati di meraviglia — addosso a quello strampalato contastorie dalle gambe troppo lunghe e dal buffo copricapo che li aveva messi in allarme. «Lo scintillante paese di ghiaccio, tutto d’un tratto, è rimasto al buio — ha raccontato Nicola Cazzalini, dall’alto dei suoi trampoli, ai baby della Braguti, del Montessori e di Castelnuovo —. Ora Santa Lucia è dispersa tra le nubi». Che fare, dunque, per permetterle di calare sulla terra?
Mentre i bambini già temevano di dover dire addio al carretto della santa, pieno d’ogni cosa bella, ecco spuntare dal nulla due creature angeliche. «Sono le fatine della neve, Anicella e Anicetta — ha spiegato Nicola con tono rassicurante —. Non preoccupatevi: voleranno fino in cielo per far tornare il sereno». Le fatine, così, hanno frullato le loro ali e sono decollate, danzando fra la terra e il tetto del mondo nell’abbraccio di un cerchio miracoloso. Tra un volteggio e un avvitamento, sotto gli sguardi sbalorditi dei bimbi, Anicella e Anicetta hanno raggiunto le nuvole per spingerle via.
Una nuova acrobazia, un altro guizzo: niente da fare. Il buio è rimasto impenetrabile. Ma Nicola ha trovato la soluzione: «Facciamo il vortice dei sogni!». Un rito tumultuoso per scatenare il vento dei desideri, come quelli impressi sulle letterine indirizzate a Santa Lucia. In piazza si è materializzata una lunga spirale, una specie di scivolo da risalire al contrario per le fatine, che hanno così ripreso a danzare innescando un turbine vertiginoso... fino a che la luce è riapparsa. Sciogliendo il batticuore dei bimbi, lasciando strada libera a Santa Lucia e dipingendo un sorriso enorme sul volto di Gloria Angelotti, la presidente del Franco Agostino. Nell’attesa della notte dei desideri, trapuntata delle stelle più luminose.
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