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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Vitiligine, proteggere la pelle dal sole non solo d’estate

La dottoressa Elisabetta Domaneschi, dermatologa dell'Ospedale di Cremona: «Non si tratta di un disguido estetico come per molto tempo è stata intesa»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

28 Luglio 2024 - 05:25

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è la dottoressa Elisabetta Domaneschi, dermatologa della Dermatologia dell’Ospedale di Cremona.

Che cos’è la vitiligine?
«Si tratta di una malattia autoimmune le cui cause sono sconosciute, che viene per una predisposizione genetica e che si manifesta con la comparsa di macchie bianche che possono essere distribuite sulla superficie cutanea oppure sulle mucose. Esistono due grossi capitoli della malattia: la forma segmentale, più rara, che compare precocemente già in età pediatrica. Le macchie acromiche si distribuiscono soltanto lungo una fascia cutanea, di solito quella del trigemino. Può interessare anche il nervo toracico, un arto superiore o inferiore. Ha un andamento veloce all’inizio ma poi si stabilizza e non coinvolge altri segmenti cutanei. Poi, c’è la forma non segmentale che si presenta con la comparsa di molte macchie che possono disporsi in modo casuale sul viso - palpebre, labbra e attaccatura dei capelli -, sul dorso delle mani, delle dita, sul polso, sui piedi».

Quali sono le terapie in campo?
«La vitiligine si cura con tanti approcci che possono essere medici, quindi topici, fisici e chirurgici. Purtroppo le terapie non sempre sono soddisfacenti perché la malattia ha un andamento cronico, progredisce velocemente e poi si stabilizza. Alcune macchie si possono anche ripigmentare spontaneamente. I farmaci topici che si impiegano sono i cortisonici. Poi ci sono gli immunomodulanti che possono essere usati anche sulle zone fragili del viso e in età pediatrica. È importante l’uso dei solari perché le chiazze prive di melanina tendono a scottarsi. Serve una protezione solare 50+ dalla primavera all’autunno. In ambito medico si fa uso anche di lampade artificiali. La vitiligine, da sempre considerata solo un disguido estetico, è oggi ritenuta una vera malattia. Questo ha consentito di scoprire un nuovo farmaco, il Ruxolitinib, ora disponibile anche in Italia che deve essere prescritto nei centri ospedalieri».

Quindi non va considerato un disguido estetico?
«Dietro la vitiligine ci sono disagi psicologici notevoli perché il paziente deve mostrare le macchie che tendono a scottarsi. È una malattia spesso associata ad altre patologie autoimmuni come le tiroiditi e alcune patologie gastrointestinali. Bisogna fare accertamenti con delle indagini internistiche per escludere la presenza di altre malattie».

La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale (www.laprovinciacr.it) e sul suo canale YouTube.


PAUSA ESTIVA

La rubrica ‘Il medico risponde’ riprende domenica primo settembre.

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