L'ANALISI
14 Luglio 2024 - 05:25
CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Luca Pianta, direttore di Otorinolaringoiatria dell’Asst di Cremona.
Che cosa sono le afte del cavo orale?
«Si tratta di ulcerazioni che si manifestano a livello della mucosa orale o faringea. La causa di queste afte è variegata, spesso riconducibile ad alcuni tipi di virus come l’herpes che provoca una stomatite erpetica che si manifesta appunto con la presenza di multiple afte orali, anche a livello dei pilastri tonsillari e del palato molle. Ci sono poi altri virus che causano qualcosa di simile alla stomatite erpetica, cioè l’herpangina. Entrambe determinano una sintomatologia dolorosa importante, l’incapacità di bere e di mangiare, talvolta la febbre. Oltre alle cause virali, possono insorgere per patologie preesistenti croniche e autoimmuni come la pemfigoide che oltre ad avere manifestazioni a livello della pelle può interessare il cavo orale, l’intera faringe e addirittura la laringe. Si tratta di malattie importanti che richiedono talvolta anche farmaci cortisonici e immunosoppressori. Ci sono poi delle malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn, che possono provocare lesioni a livello orale o faringeo. Una raccomandazione importante è che nel caso di una lesione del cavo orale persistente bisogna assolutamente essere certi che non si tratti di una neoplasia della mucosa della bocca o della faringe. La persistenza e l’ingrandimento della lesione, soprattutto in soggetti che hanno fattori di rischio come alcol e fumo, vanno valutati dallo specialista in modo da escludere cause preoccupanti».
Che cosa sono i mucoceli del cavo orale?
«La mucosa di tutte le vie digestive superiori è rivestita da strutture ghiandolari responsabili della produzione di saliva. Quando il canalino di queste piccole ghiandole si ostruisce dà origine a un accumulo di saliva all’interno della ghiandola salivare che si concretizza con un mucocele che può essere di piccole o di grandi dimensioni. In questo caso non c’è una sintomatologia dolorifica a meno che il mucocele non si infetti. In generale si presenta come una tumefazione al di sotto della mucosa della ghiandola salivare. Ma se l’origine della tumefazione fosse una patologia tumorale, che va esclusa dallo specialista, risulterebbe più dura e non scomparirebbe nel tempo, aumentando le sue dimensioni».
Come vengono trattati le afte e i mucoceli?
«Le afte sono una patologie autolimitante, cioè come vengono se ne vanno, soprattutto quelle di origine virale. Se invece sono ricorrenti vanno indagate. I mucoceli se non si risolvono spontaneamente possono essere drenati e se si riformano vanno asportati chirurgicamente».
La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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