L'ANALISI
16 Giugno 2024 - 05:30
CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è la dottoressa Sophie Testa, direttore del Laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche e del Centro emostasi e trombosi dell’Ospedale di Cremona.
Che cos’è la medicina di laboratorio?
«È una branca della medicina nella quale vengono utilizzati campioni biologici di diversa natura allo scopo di effettuare misurazioni specifiche che possono avere due utilizzi: il primo, finalizzato alla ricerca per un’evoluzione delle nostre conoscenze; il secondo, per ottenere risultati che condurranno a misure diagnostiche-terapeutiche necessarie a modificare lo stato di salute del paziente. Esistono migliaia di tipi diversi di test realizzati su campioni biologici differenti».
Qual è lo scopo della diagnostica di laboratorio?
«Può essere riportata essenzialmente a quattro elementi: confermare o escludere laddove ci sia un sospetto diagnostico, indirizzare verso una terapia, monitorare i farmaci assunti dal paziente, fare prevenzione rispetto a patologie di estrema rilevanza. Purtroppo oggigiorno il laboratorio di analisi è visto un po’ come un supermercato, dove si chiedono esami che molto spesso risultano inappropriati e che possono condurre i pazienti a percorsi diagnostici non utili».
Quindi i check up hanno senso?
«Abbiamo un’ampia letteratura in cui si è visto che i check up non sono funzionali rispetto alle migliaia di malattie che conosciamo. L’esame diagnostico ha senso se riportato al sospetto clinico. Alla gente piace molto, ma non è utile. Diverso è invece effettuare test a scopo preventivo come per esempio la ricerca del sangue occulto nelle feci che si consiglia alla popolazione sopra i 50 anni per escludere patologie gastrointestinali».
I laboratori di analisi sono tutti uguali?
«I laboratori non sono tutti uguali e - come per le altre branche della medicina - sviluppano ambiti specialistici differenti. All’interno di un laboratorio possiamo dire che ci sono tanti laboratori. Il laboratorio non va visto dunque come uno spazio, ma come l’insieme di competenze. Oggi abbiamo a disposizione strumentazioni di altissimo livello che però necessitano della competenza del professionista che fa la differenza. I laboratori sono inoltre sottoposti a controlli di qualità, alcuni obbligatori altri no. Il laboratorio di Cremona, in particolare, da sempre investe moltissimo nei sistemi di controllo che sono molto costosi, ma che consentono di capire come si sta lavorando».
La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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