L'ANALISI
IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO
23 Giugno 2024 - 05:25
CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è la dottoressa Martina Liuzzi, allergologa della Pneumologia dell’Ospedale di Cremona.
Che cosa sono le allergie respiratorie?
«L’allergia respiratoria è una risposta infiammatoria di tipo immunomediato delle vie respiratorie appunto a un allergene, ossia una sostanza che in un paziente sano non determina alcun problema, ma che nel soggetto allergico provoca una risposta immunomediata e una cascata infiammatoria responsabile dei classici sintomi dell’allergia».
Quali sono le più diffuse?
«Le allergie respiratorie più diffuse sono la rinite e l’asma. La rinite allergica interessa una percentuale molto importante della popolazione che nell’età pediatrica arriva al 40% della popolazione. Negli adulti l’incidenza si attesta tra il 20-30%. Anche l’asma allergica è molto diffusa. Entrambe impattano notevolmente sulla qualità della vita».
Come possono emergere?
«Ci sono diversi fattori che sono alla base delle allergie respiratorie: da una parte, c’è una predisposizione genetica, dall’altra, ci sono fattori ambientali quali l’inquinamento, il fumo, l’esposizione agli allergeni stessi come quelli stagionali (i pollini), gli acari della polvere, le muffe, gli epiteli di cane e gatto».
Quali sono i sintomi?
«I sintomi della rinite allergica vanno dalla congestione nasale ai classici starnuti associati a rinorrea. Possono interessare anche gli occhi, la congiuntiva, con prurito e lacrimazione. Talvolta i pazienti manifestano anche cefalea. Per quanto riguarda l’asma allergica, i sintomi a cui prestare attenzione sono la mancanza di fiato, la tosse spesso stizzosa, il respiro sibilante. Quando si presentano questi sintomi è bene richiedere una valutazione dello specialista».
Quali test vengono eseguiti all’Asst di Cremona?
«Eseguiamo i prick test che prevedono l’applicazione sulla pelle di gocce di allergene per rilevarne la positività. Si eseguono anche esami che vanno a registrare nel sangue la presenza di IgE specifiche».
Quali sono i pazienti a rischio?
«Si tratta di pazienti di tutte le età, quindi non soltanto bambini. Negli ultimi anni si sta assistendo a una diffusione tra la popolazione adulta e anziana».
Quali sono le principali cure?
«Sono certamente gli antistaminici per bocca, associati a spray nasali e a un adeguato lavaggio nasale».
La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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