Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA AL VOTO: LE EUROPEE

«I conservatori traino per l’Ue»

donzelli (FdI): «Va portato a Strasburgo il modello Meloni». E su Cremona: «Portesani candidato giusto per cambiare»

Francesco Gottardi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

07 Giugno 2024 - 05:30

CREMONA - «Chiudiamo una campagna elettorale inevitabilmente incentrata, pur in occasione del voto europeo, sui temi nazionali. Questo perché finora i cittadini hanno conosciuto solo un’Europa di burocrati. Con Giorgia Meloni però vogliamo fare a Strasburgo quel che abbiamo fatto in Italia: rimettere al centro la politica». Parla convinto del buon esito della tornata elettorale di questo fine settimana Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, in visita a La Provincia accompagnato dal coordinatore regionale Carlo Maccari, da quello provinciale Marcello Ventura e da Daniela Maestrelli presidentessa del dipartimento Tutela vittime di FdI.

Al centro del discorso proprio i nuovi assetti che si determineranno al Parlamento europeo. L’ambizione del partito del premier Meloni è quella di essere, con la famiglia dei Conservatori e riformisti europei, il traino di una nuova maggioranza di destra «che tenga insieme dai moderati ai più... conservatori» annuncia Donzelli. «Serve una posizione forte su difesa comune e politica estera, non certo un’Unione che continua a concentrarsi sul diametro delle nostre arance. Con il governo italiano siamo tornati a guardare al ruolo del nostro Paese nel mondo, facendo un ragionamento sulla gestione del Mediterraneo come rotta commerciale e territorio strategico. Lo stesso approccio va portato in Europa».

Cardine di questa campagna elettorale e dell’auspicato cambio di passo del Vecchio Continente è la critica al Green Deal e alle politiche ambientali che sarebbero, per Donzelli, preda di un paradosso: «Penalizzando le nostre aziende in nome della tutela ambientale aumentiamo le importazioni, peraltro da Paesi che non condividono le nostre norme, e aumentiamo l’inquinamento. Gli incentivi per non coltivare la terra che si proponevano con la Pac sono stati l’apice della follia. Il nostro è un ambientalismo dovuto, i conservatori lo condividono per definizione, ma che non pretende di estirpare l’uomo dall’ambiente».

Una transizione che non può aggirare il tema energetico per il quale si tratta di lavorare «sulla ricerca, sia in campo di energie rinnovabili come sta facendo un team italo-francese per installare pannelli solari nello spazio che sul nucleare, rispetto al quale siamo apertissimi agli sviluppi dei reattori di nuova generazione».

Dalle europee, passando per un cenno al dato nazionale diffuso dall’Istat del Pil in crescita dell’1%, fino alle amministrative. Per Cremona Donzelli auspica cambio di passo nel segno di «un’alternanza di governo che fa bene a tutti, dando il tempo ai partiti di rigenerarsi». E anche le aspettative territoriali restano alte: «Per i numeri che abbiamo avremmo potuto esprimere un candidato sindaco, ma abbiamo compiuto un gesto di generosità nei confronti della coalizione. Un civico preparato come Alessandro Portesani era quello che serviva. Abbiamo preferito fare un passo indietro come partito per far fare un passo avanti alla città».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400