CREMONA - «Ci fa piacere che Galimberti e Virgilio pensino al campo di atletica e al suo rifacimento. Purtroppo, però, non si potranno far disputare le competizioni di volley e di basket sul campo di atletica. La palestra Spettacolo sta andando in malora. Il PalaRadi è condizioni talmente precarie che le società di massima serie locali si vergognano ad ospitare a Cremona, i campionati nazionali in un impianto obsoleto e mai rinnovato. Le famose ‘turche’ nei gabinetti sono e rimangono il simbolo del disinteresse del duo Galimberti-Virgilio nei confronti dello Sport cremonese. E con loro le reprimende inflitte a Cremona dagli staff tecnici per l’imbarazzante gestione del centrosinistra». Lo dice oggi Alessandro Portesani, candidato a sindaco per il centrodestra, commentando le dichiarazioni di Andrea Virgilio, vicesindaco uscente e candidato per il centrosinistra.
«A proposito dell’attesa di 37 anni per il rifacimento della pista di atletica, è dal 1990 (a parte la parentesi della giunta Perri) che ad amministrare la città c'è il centrosinistra, che ha dunque impiegato 29 anni a rifare la pista - spiega Portesani -, di cui gli ultimi dieci con Virgilio in Giunta. Credo un record assoluto di inefficienza, di cui c’è ben poco da vantarsi. Anche perché gli spogliatoi e la tribuna, se il centrosinistra vincerà, dovranno aspettare altri 29 anni prima di un restyling definitivo».
«Per quanto riguarda poi il tema dell’amianto - continua Portesani -, mi chiedo perché il Comune non abbia candidato prioritariamente sui pubblicati bandi da Regione Lombardia rivolti solo alle pubbliche amministrazioni per ripulire gli immobili dall’amianto gli immobili in cui i nostri figli fanno sport ogni giorno. Galimberti, Virgilio e Zanacchi non ritenevano che fosse una priorità assoluta? Gli interventi sugli impianti sportivi sono stati limitatissimi».
«Virgilio prospetta un ‘Piano Strategico dello Sport’. Una promessa vuota che arriva da chi ha amministrato la città per 10 anni, con risultati sotto gli occhi di tutti. Una promessa che assomiglia alla tanto sbandierata ‘Consulta dello Sport’, creatura dell’assessore Zanacchi: vi partecipano cinque o sei società sulle ottanta in attività, un organismo del tutto privo di rappresentanza, per il quale nulla è stato fatto per renderlo strumento operativo di reale confronto con tutte le realtà che ogni giorno promuovono lo sport a Cremona. Peraltro - appunta Portesani -, risulta una totale incomunicabilità tra ufficio manutenzione e ufficio sport, tant'è che qualsiasi tipo di intervento richiede tempi biblici. Noi intendiamo assegnare tecnici qualificati al settore Sport, che si occupino della manutenzione degli impianti, appostando annualmente le risorse direttamente su capitoli di bilancio gestiti dall’assessorato allo Sport. In questo modo le società sportive potranno avere un riferimento unico e risposte certe».
«L’elenco è ancora chilometrico - conclude Portesani -. Ci sono strutture, come quelle del Cascinetto e del Cambonino, che hanno impianti fermi agli anni Ottanta. In alcuni ci sono perfino problemi con le finestre. Per non parlare della situazione in cui versano gli spogliatoi. C’è poi il tema annoso della sicurezza. Tante sono le società che hanno subito furti. Il Comune ha obbligato, obtorto collo, le società a pagarsi le telecamere senza poi applicare delle facilitazioni previste dalle convenzioni. Manca proprio un reale ascolto nei confronti delle società e dei cremonesi sportivi, a cui si è invece contrapposto il tipico atteggiamento di indisponibilità al confronto che ha contraddistinto la giunta di sinistra in questi anni».