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Alparone: «Serve un’Europa che faccia meno ma faccia meglio»

Il vicepresidente regionale in città per sostenere la candidatura di Alessandro Portesani: «Sui fondi Pnrr solo una riprogrammazione»

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

28 Maggio 2024 - 19:53

CREMONA - «In Europa o la va o la spacca. Abbiamo il compito di cambiare un asse politico: la scelta è tra governare o subire le decisioni europee, tra mantenere un’Unione a trazione franco-tedesca o riconoscere lo stesso peso ai 27 Paesi membri, tra — ancora — un’Europa leader delle trasformazioni mondiali e una che ne sia mera consumatrice».

Il vicepresidente regionale Marco Alparone, in città per sostenere la candidatura di Alessandro Portesani, si concentra sulle elezioni europee ma con un occhio puntato sui territori: «Un'Europa che faccia meglio e faccia meno non è uno slogan: si devono mettere al centro tutti i 27 Paesi membri valorizzando le identità di ognuno. Noi abbiamo bisogno d’Europa ma l’Europa ha tanto bisogno di Italia, di Lombardia, di Cremona e delle storie migliori che dai nostri territori sappiamo esportare all’interno di progetto comune».

alparone

Il vicepresidente regionale Marco Alparone

Uno sguardo che gli viene, oltre dall’esperienza all’interno delle istituzioni comunitarie, da quella di sindaco di Paderno Dugnano. «Ho fatto anche io il sindaco e so cosa significhi mettersi a disposizione per la propria città: in questo senso non sono venuto a Cremona per sostenere semplicemente una candidatura ma piuttosto per quella che è una vera e propria scelta di servizio totalizzante». Un ‘mettersi a disposizione della comunità’ che è caratteristica dei civici per il vicepresidente regionale in quota a FdI ma contraddistinto da «un percorso politico che non è mai stato di appartenenza ad un contenitore bensì ai contenuti».

Contenuti che, alla vigilia delle elezioni, parlano di programmazione e visione strategica, anche per quel che riguarda i temi locali. Sulle infrastrutture ad esempio: «Smettiamola di ragionare per singole opere e cominciamo a vedere il quadro più ampio: i ragionamenti ‘per silos’ non ci portano da nessuna parte dobbiamo proporre soluzioni di sistema».

Quanto ai tagli dei finanziamenti Pnrr, rispetto ai quali erano insorti nei giorni scorsi gli amministratori di mezza Italia tra cui il vicesindaco Andrea Virgilio: «Basta parlare di tagli, abbiamo definanziato i progetti di tanti comuni che non avrebbero mai rispettato le scadenze Ue per rifinanziarli con fondi non vincolati. Per intercettare fondi bisogna conoscere la macchina burocratica e rispettarne le regole, mentre si pretendeva di riceverli senza rispondere né agli impegni temporali né a quelli di sostenibilità»

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