Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA AL VOTO

Tagli ai comuni sul Pnrr, Virgilio: «E ora la destra cosa fa?»

La prima riunione presieduta dal premier Meloni non cambia la spendig review. Il candidato del centrosinistra sposa la posizione dell’Anci: «Il Governo ci ripensi»

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

28 Maggio 2024 - 08:27

Tagli ai comuni sul Pnrr, Virgilio: «E ora la destra cosa fa?»

Giorgia Meloni e Andrea Virgilio

CREMONA - La prima riunione delle cabine locali di coordinamento sul Pnrr, presieduta ieri mattina in video collegamento da Roma dalla premier Giorgia Meloni, lascia di fatto le carte invariate. I tagli sulla spesa corrente contenuti nel decreto attuativo della spending review presentata dal Ministero dell’Economia sono confermati, e gli amministratori locali fanno quadrato per chiedere al Governo una marcia indietro. A seguire l’incontro in Prefettura a Cremona c’era il vicesindaco Andrea Virgilio che sposa la posizione e le richieste espresse anche dall’Anci e dal presidente Antonio De Caro.

Alcuni degli edifici interessati da progetti finanziati dal Pnrr che a Cremona vale circa 50 milioni di euro

«Stiamo entrando nella fase più delicata per gli enti locali — spiega Virgilio — quella dell’attuazione concreta dei progetti. I comuni sono sempre stati in prima linea nel sostenere l’opportunità di questi finanziamenti. A Cremona, per esempio, siamo di fronte a investimenti straordinari per la messa in sicurezza delle scuole, la costruzione di un nuovo Polo per l’infanzia, il rifacimento di alloggi di edilizia residenziale, la riqualificazione di parchi e di edifici di pregio, per una cifra complessiva intorno ai 50 milioni di euro».

Se il Governo — con una nota della presidenza del Consiglio dei Ministri — ha ribadito l’intenzione di rendere più capillare il raccordo tra la cabina di regia, le amministrazioni centrali e i soggetti attuatori, valorizzando la prossimità territoriale e l’esperienza delle Prefetture, Virgilio non nasconde le criticità che negli anni sono emerse: «I comuni hanno rilevato alcune difficoltà in merito ai rapporti con i ministeri. In modo particolare rispetto alle tempistiche di risposta e ad un sistema di rendicontazione che ha fatto ricadere i suoi limiti tutti sul personale dei enti locali».


A suscitare le preoccupazioni degli amministratori rimane soprattutto il meccanismo che chiede di assegnare i tagli del Pnrr in base a quanti fondi sono stati ricevuti da ogni ente locale. Nello specifico, metà dei tagli sarebbe misurata in proporzione alle risorse del Pnrr assegnate a ogni amministrazione alla fine del 2023, per cui chi ha più progetti finanziati dal Piano subirebbe tagli maggiori. Quest’anno, il conto a carico di comuni, città e province è di 250 milioni, ma fa parte di una cura che fino al 2028 vale 1,25 miliardi.


«L’idea di penalizzare chi ha ottenuto più fondi dal Pnrr — ha sottolineato Virgilio — è totalmente insensata: spero che il governo ci ripensi, perché il recupero di nuovi spazi da mettere a disposizione della cittadinanza comporterà un aumento dei costi di gestione e anche perché, in caso contrario, dimostrerebbe una scarsa conoscenza di come funzionano le cose, dato che i comuni che hanno avuto finanziamenti dal Pnrr hanno già dovuto intervenire con risorse proprie per fare fronte all'incremento dei costi delle opere per l’aumento delle materie prime».

In attesa della prossima convocazione da parte del governo, Virgilio lancia un appello e un messaggio bipartisan: «Confido che l’Anci possa incontrare i ministri per convincerli a rivedere questa scelta e che su questa partita tutti comuni siano uniti a prescindere dal colore politico delle amministrazioni. Mi piacerebbe capire, a fronte di questo, qual è la posizione del centrodestra cremonese, anche alla luce delle polemiche e degli allarmismi inconsistenti che qualche mese fa aveva lanciato sull’attuazione dei progetti qui a Cremona. La verità è che i progetti sono in fase di realizzazione e che il Governo guidato da Fratelli d’Italia sta pesantemente danneggiando i comuni e i territori, con la complicità dei suoi alleati».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400