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FESTA DEL SALAME 2023: IL VIDEO

Gianfranco Vissani ricorda il grande Ugo: "Tognazzi è stato una persona straordinaria"

Il celebre chef ospite di Cremona per ricevere il Grand Prix del Salame: "Quella del re degli insaccati è una presenza molto forte nella mia cucina"

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

08 Ottobre 2023 - 15:27

CREMONA - Tra gli ospiti d'onore dell'ultima giornata della riuscitissima Festa del Salame 2023, il noto chef Gianfranco Vissani ha ricevuto il Grand Prix del Salame. Intervistato dal giornalista Nicola Arrigoni de La Provincia di Cremona e Crema, il cuoco pluristellato Michelin, gastronomo, scrittore e personaggio televisivo italiano ha voluto ricordare il cremonese doc Ugo Tognazzi che Vissani ha conosciuto quando era un giovane chef: "Tognazzi è stato una persona straordinaria".

Vissani è prima di tutto lo chef del ristorante stellato Casa Vissani, rinomato per la qualità dei prodotti mediterranei utilizzati ai fornelli, ma il grande pubblico ha imparato a conoscerlo per le posizioni nette prese fuori dalla cucina. Il suo carattere tutto pepe, schietto e sicuro, non passa inosservato durante le sue conduzioni e partecipazioni a numerose trasmissioni tv. Nel modo di cucinare ci sono stati dei cambiamenti ma, secondo me, siamo andati troppo oltre come ad esempio l’utilizzo di azoto o la bassa temperatura o gli ultrasuoni, - spiega Vissani - tutti vogliono esagerare in cucina e stiamo perdendo il vero sentimento, passione e amore che ci vuole in cucina. Bisogna rispettare i prodotti del nostro territorio cucinandoli bene e in modo sano non serve fare esperimenti estremi, i piatti della tradizione si possono rivalutare e riproporre in modi diversi ma senza stravolgere la tradizione culinaria della nostra terra. Ad esempio, non può mancare il salame, nella mia cucina è molto presente perché è qualcosa di magico ed è sicuramente molto significativo del nostro territorio”.

Sui progetti futuri Vissani ha commentato: “Il governo mi ha dato l’incarico di selezionare tre cuochi per ogni regione per presentare la proposta italiana al fine di rientrare come patrimonio mondiale dell’UNESCO ovviamente concentrerò questa ricerca su chi si occupa di cucina territoriale e ben saldo sulle tradizioni”.

In merito alla mancanza di personale, Vissani spiega: “Purtroppo è sempre più difficile trovare personale ma sicuramente i genitori hanno la loro colpa perché non vogliono che i loro figli partano dalla base con la gavetta, sembra che tutti siano già pronti a stare in cucina ma non è così, fare l’esperienza dalla base è fondamentale”.

VIDEO: FOTOLIVE/PAOLO CISI

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