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I COMITATI. IL VIDEO

Tre Quartieri al voto: la città che scende in campo

I seggi sono rimasti aperti dalle 15 alle 19, hanno votato in 294: 121 al Maristella, 100 a Cavatigozzi e 73 al villaggio Po

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

13 Maggio 2023 - 20:18

CREMONA - C’è una città che vuole impegnarsi per il bene comune. E oggi è stata la giornata in cui questa Cremona è scesa in campo in tre quartieri dove si sono aperte le urne dalle 15 alle 19 per il rinnovo dei Comitati 3 (Cavatigozzi, San Predengo), 7 (Maristella) e 10 (Po, Parco, Canottieri, Trebbia).

Ventinove in tutto i candidati: 12 alla Cava, 10 al Maristella e 7 al villaggio Po.

Al voto i residenti oppure chi possiede un’attività nel quartiere. Non sono andati al voto i cittadini del quartiere 15 (Bagnara, Battaglione, Gerre Borghi) perché non è pervenuto un numero sufficiente di candidature.

Si tratta di Comitati che si sono sciolti dopo essere stati eletti l’anno scorso (Cavatigozzi e Bagnara) oppure che hanno trovato ora un numero sufficiente di candidati dopo aver ‘perso’ la tornata precedente (Maristella e Po).

I risultati si conosceranno dopo lo scrutinio di lunedì. Alla chiusura dei seggi i votanti sono stati 121 al Maristella, 100 alla Cava e 73 al quartiere Po.

Al seggio del Maristella, all’oratorio della parrocchia dell’Immacolata Concezione, poco dopo l’apertura del seggio avevano già votato 32 persone. «Sono — spiega Francesca Fostini dopo aver messo la scheda nell’urna — elezioni molto importanti. Senza un Comitato mancava un punto di riferimento e di raccordo con le istituzioni cittadine».

In coda anche l’ex presidente Pietro Ricci: «Ho lasciato a malincuore, ma così diamo spazio ai più giovani. Fra i problemi del quartiere c’è la viabilità: «Il villaggio ha una brutta uscita sulla via Persico dove transitano 12/13mila auto all’anno, spesso anche a velocità elevata».

A gestire le operazioni di voto sono i candidati Francesca Ziliani, 49 anni, assicuratrice, Nicoletta Agazzi, 68 anni, pensionata, e Lauro Guindani, 64 anni, pensionato. «Nella vita — spiega Guindani — bisogna impegnarsi per il bene comune, per i giovani, gli anziani fragili e la custodia del territorio. Cerchiamo di rappresentare i problemi della comunità e di collaborare con l’amministrazione comunale nella soluzione. Oltre alla sicurezza stradale, c’è il tema dell’illuminazione mancante sulla ciclabile nuova, il bisogno di un parco giochi per i bambini e poi la questione del Centro civico e della sua ricostruzione». E Ziliani aggiunge: «Sono qui dal 1976, è uno splendido quartiere e vorrei che restasse l’oasi paradisiaca che è». E di «fiducia nella funzione del Cdq» parla Agazzi: «Io credo nelle istituzioni».

Ai seggi c’è anche l’assessore Luca Zanacchi: «Insieme ai collaboratori del Centro Beni comuni siamo ‘in tour’ per vedere l’affluenza e come vanno le operazioni di voto. Su questi tre quartieri ci sono delle progettualità importanti».

Affollato anche il seggio della Cava, al teatro parrocchiale in via Milano. «Qui — spiega Luciano Ferragni, 76 anni, pensionato, ci sono zone dove non si riesce a dormire». «È l’amministrazione comunale — aggiunge Edoardo Romani — che deve creare le condizioni di vivibilità dove mancano. Non lo si può chiedere a chi gestisce meritevolmente le imprese presenti sul territorio». E Giovanni Bonetti, 63 anni, pensionato, spiega: «Ora ho il tempo per dedicarmi alla mia frazione che vorremmo diventasse un vero paese». Alle 16,17 avevano votato 31 persone.

Infine a Cristo Re al seggio ci sono Giampaola Costanzo, 72 anni, pensionata, Tommaso Pulito, 72 anni, Giulia Bodini, 35 anni, tata e Giovanna Orio, 58 anni, impiegata. Qui il tema sollevato da candidati ed elettori in coda per votare è quello della sicurezza, sia a causa dei furti in appartamento che per l’alcol, gli schiamazzi e la maleducazione dei gruppi che si ritrovano la sera al parco Sartori. Fari puntati anche sul nuovo polo per l’infanzia che sorgerà al posto dell’asilo Martiri della Libertà, destinato alla demolizione. In fila c’è anche Marigabriela che vota per la prima volta: «È venuto per me il momento di occuparmi un po’ di questo quartiere dove abito dal 1955. I temi? Sicurezza, decoro e verde».

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