L'ANALISI
23 Aprile 2023 - 16:24
TRIESTE - Un lungo applauso accompagna don Enrico Trevisi, da oggi vescovo di Trieste. Don Enrico — in molti lo chiamano ancora così — la mitra in testa e il pastorale in mano con cui ha preso confidenza in queste settimane di vigilia, avanza imponente, nella sua ieraticità. Benedice - le tre dita dispiegate — a destra e a sinistra. E mentre si esaltano le 32 canne d’organo, raggiunge il trono, dietro l’altare maggiore: in duomo a Cremona un mese fa era il figlio prediletto, oggi qui è il dominus, il padrone di casa, il capo famiglia.
Prima della funzione la bella Trieste, popolosa e brulicante di vita, amata per quello che ha di proprio con i suoi inconfondibili aspetti, lo aveva accolto affidando al sindaco Roberto Dipiazza il saluto ufficiale, reso solenne dal picchetto d’onore. Poi, la camminata in salita, che rende possibile la visione dall’alto della città, fin dentro la basilica di San Giusto, piccola e antica. Dove, ad attendere il vescovo Enrico, c’è anche un bel po’ di Cremona: il vescovo Antonio Napolioni insieme ad una ventina di sacerdoti, il gruppo al completo del Seminario dove don Enrico è stato Rettore per anni, prima di approdare a Cristo Re e appena prima di don Marco.
Nei primi banchi, con la mamma Argentina, i fratelli Ennio ed Erminio con le rispettive famiglie e Maurizio Morandi — sindaco di Pieve S. Giacomo. «Non potevo mancare — dirà Morandi, con la fascia tricolore in bella vista — è un giorno storico per il nostro paese, anzi, sono ormai settimane che passeranno alla storia della nostra comunità grazie a don Enrico». Presente anche il consigliere del Comune di Cremona Enrico Manfredini che all’ultimo ha sostituito il sindaco Gianluca Galimberti. A legare la Chiesa di Trieste e Cremona anche la presenza delle suore della Beata Vergine che hanno la loro casa madre a Cremona in via Cavallotti e una delle loro scuole proprio a Trieste. Una ventina i sacerdoti cremonesi presenti, tra loro il vicario parrocchiale di Cristo Re, don Pierluigi Fontana, e alcuni dei compagni di messa di monsignor Trevisi: don Giovanni Nava e don Luigi Mantia.
Presenti anche il cavaliere Giovanni Arvedi, con la moglie, signora Luciana Buschini, e Mario Caldonazzo Arvedi.
La chiesa è troppo piccola e molti sono rimasti fuori, compresi tanti cremonesi che seguono la funzione sul maxi schermo, sul sagrato.
(Ph: Matteo Lodigiani/diocesidicremona.it)
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