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DIOCESI IN FESTA. VIDEO

Monsignor Trevisi, Cristo Re abbraccia il 'suo' vescovo

Don Enrico accoglie con il suo solito sorriso i saluti e gli abbracci dei cremonesi giunti a Trieste per il suo insediamento

Felice Staboli

Email:

fstaboli@laprovinciacr.it

23 Aprile 2023 - 18:44

TRIESTE - Don Enrico Trevisi, solitamente schivo, accoglie con il suo solito sorriso il lungo applauso che si leva dalle navate di una basilica gremita e ospitale. E quando la messa finisce, il vescovo cremonese saluta ancora tutti i partecipanti alla funzione, di Trieste e di Cremona, anche quelli che non hanno potuto entrare, stringendo le mani e scambiando alcune parole fuori sul sagrato, dove è stato allestito il maxi schermo.

IL SALUTO DEL VESCOVO

Al termine della solenne celebrazione il vescovo Trevisi ha preso nuovamente la parola per i ringraziamenti, con «un saluto caro e una benedizione speciale ai parrocchiani di Cristo Re e agli amici venuti da Cremona. Il tempo è superiore allo spazio, alle distanze geografiche. L’amicizia continua».

Al termine del suo saluto una richiesta precisa: « Devo imparare a fare il vescovo. Confido sulla vostra misericordia – e chiedo scusa fin da ora per i miei limiti – e sul vostro sostegno generoso e intelligente, perché impari a cogliere l’aiuto di Dio che viene incessantemente, non solo per la sua grazia che illumina il cuore, ma anche per la testimonianza di questo santo popolo di Dio».

Alla fine della Messa l’abbraccio dei fedeli. Dei triestini e dei cremonesi. Il culmine di una giornata di festa, caratterizzata dal sole e dal clima mite, in una Trieste affollata di turisti e di due Chiese sorelle che per una seconda volta nella storia – come già accaduto nel XVI secolo – sono accomunate da un vescovo originario della terra cremonese.

Poi, il ritorno a casa, monsignor Trevisi nella sua nuova diocesi, i triestini nelle loro abitazioni. E i cremonesi sui pullman o in auto, in viaggio verso Cremona dopo una giornata che resterà per sempre nella storia anche della diocesi cremonese.

IL SA

LUTO DEL VESCOVO

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