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CREMONA: IL VIDEO

Donne contro la violenza in piazza per dire «basta»

Il flash mob «One billion rising» promosso da Rete Donne ha coinvolto attivisti e studenti

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

14 Febbraio 2023 - 17:46

CREMONA - La facciata del Duomo incendiata dal sole, il cielo azzurro intenso e il rosso dei nastrini, dei giubbotti, degli striscioni per dire no alla violenza di genere, nel giorno di San Valentino. Sono bellissimi i ragazzi di Anguissola e Aselli che danzano sulla canzone «Break the Chain», coordinati da Teatro Itinerante di Fabrizio Caraffini e Donatella Bertelli.

È stato questo il cuore — in una luminosissima piazza del Comune — del flashmob, «One Billion Rising», promosso da: ReteDonne Se Non Ora, Quando? e dal Coordinamento Danza Cremona, con la collaborazione del Forum del Terzo Settore di Cremona e del Cremonese, di Amnesty International, delle associazioni AIDA e Donne Senza Frontiere. L’iniziativa rientra nel percorso di contrasto alla violenza di genere realizzato da ReteDonne LAB-ODV per la Trama dei diritti a cura del CSV Lombardia SUD.


«Tutto è iniziato dieci anni fa, dalla mobilitazione internazionale della drammaturga Eve Ensler, autrice de I Monologhi della vagina — spiega Emanuela Ghinaglia di rete Donne —. One Billion Rising parte dalla consapevolezza che oltre un milione di donne vivono in condizioni di disagio e di sopraffazione, OBR è un atto festoso e non violento che vuole trasformare il 14 febbraio in una giornata di riscatto universale dalle ingiustizie che subiscono quotidianamente le donne di tutto il mondo. Dopo due anni di pandemia ritornare in piazza tutti insieme e poter dire no alla violenza di genere e costruire la cultura del rispetto degli uni verso gli altri ha un sapore del tutto speciale».

Così oggi pomeriggio musica, un girotondo finale e gli interventi di Paola Lanzi di Aida, Anna Maria Caporali di Amnesty International, Anna Feroldi dell’Uisp e dell’assessore alle pari opportunità Rosita Viola hanno sottolineato con forza la necessità di costruire una cultura del rispetto e delle differenze condivise come risorse. Tutto ciò è accaduto simbolicamente nel giorno di San Valentino, il giorno degli innamorati, un modo per dire che l’amore non sia mai amore molesto, ma amore in grado di costruire relazioni e legami, anche e soprattutto nelle differenze.

Sotto il segno della parità di genere a leggere brani dal dossier sulle condizioni delle bambine e delle ragazze di Terre des hommes, piuttosto che un brano della filosofa Simone de Beauvoir sono stati due ragazzi dell’Anguissola, Luca Corradi e Stefano Maffini, quest’ultimo con una voce baritonale e calda che ha scaldato il cuore di molte e dato una intensità particolare alle parole lette. Alla fine il girotondo ha idealmente abbracciato i ragazzi che ballavano al centro della piazza, nel cuore della città che sa dire no alla violenza.

VIDEO: SALVO LIUZZI

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