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CREMONA

Caterina Avanza in redazione: «Così difendiamo l'agricoltura italiana in Europa»

Il consigliere politico della delegazione di Macron al Parlamento Europeo è ospite nella redazione del quotidiano La Provincia e risponde alle domande del direttore Marco Bencivenga

Riccardo Rossi

Email:

rrossi@laprovinciacr.it

24 Novembre 2022 - 15:35

CREMONA - Caterina Avanza (Azione), Il consigliere politico della delegazione di Macron al Parlamento Europeo di passaggio a Cremona per incontrare la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, è ospite nella redazione del quotidiano La Provincia e risponde alle domande del direttore Marco Bencivenga in una breve intervista.

Lei sarà presente a Crema nei prossimi giorni. Facciamo un anticipazione: PAC e Pnrr sono due dei tanti argomenti che riguardano l'Italia e l'Europa, nella fattispecie dell'ambito dell'Agricoltura di cui Lei si occupa.

«C'è molta inquietudine oggi nelle imprese agricole, per via di tematiche come il caro energia e  i fertilizzanti, per cui bisogna trovare soluzioni a breve, medio e lungo raggio. La nuova PAC sta arrivando e la prima "challenge" che la riguarda è facilitarla a livello burocratico. Il Pnrr, da un punto di vista agricolo, sta andando bene e noi vigiliamo su questi soldi perché vengano spesi nel modo migliore».

Spesso si dice che in queste scelte dell'UE l'Italia non si faccia valere, che ci siano delle regole che penalizzano l'agricoltura italiana e favoriscono agricolture meno virtuose. Voi cosa riuscite a fare?

«Da rappresentante di Macron, l'agricoltura francese e quella italiana sono abbastanza simili. Noi di Azione siamo preoccupati per alcune derive ideologiche dell'UE: pensiamo ci sia un problema di metodo. Non si può chiedere agli agricoltori di eliminare i pesticidi se non si offrono loro delle soluzioni alternative, che per il momento la commissione sta posticipando. Noi vorremmo che ci sia un pacchetto completo che dia in mano agli agricoltori gli strumenti per rispettare il Patto verde».

Riguardo la nuova PAC cosa si deve aspettare un agricoltore?

«La nuova PAC è più verde e, soprattutto, lascia agli agricoltori il diritto all'errore: le sanzioni per eventuali errori non sono più punite con sanzioni come prima. Si è un po' più comprensivi rispetto alla vecchia PAC, e questo è un punto importante».

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