L'ANALISI
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21 Luglio 2022 - 11:32
RONCADELLO - “Per fortuna mi ha tirato fuori a forza dall’auto un operaio, non mi ero resa ancora conto di quello che stava succedendo”. Parole di Carmela Boldrini, figlia dell’ex senatore Giacinto, uscita indenne ieri, mercoledì, dalla sua vettura - una Chevrolet 2500 a gasolio - andata improvvisamente in fiamme mentre era ferma ad un semaforo a Bagnolo Mella. La Boldrini lavora nel centro bresciano come responsabile dei servizi demografici del Comune e si stava recando nel suo ufficio quando si è verificato il fatto.
“Io - racconta la Boldrini - il mercoledì mattina, dalle 8 alle 13, lavoro a comando come responsabile di posizione organizzativa a Visano. Poi, finito lì, vado a Bagnolo Mella dove sono dipendente del Comune e prendo servizio alle 13.40. Quando si è verificato l’incendio mi trovavo in via Silvio Pellico, ferma al semaforo, all’incrocio con via Antonio Gramsci, la via principale del paese. Erano circa le 13.30. Mi ero appena fermata con il rosso. Quattro o cinque giovani operai, ho scoperto poi di origine rumena, che stavano lavorando alla posa della fibra ottica in via Pellico, hanno guardato prima verso di me e poi si sono precipitati con degli estintori in mano. Quando sono passata, si sono resi conto immediatamente che nella parte inferiore della macchina si era sviluppato un incendio perché mi sono proprio corsi incontro e mi hanno detto “signora, esca, esca subito perché ha le fiamme sotto la macchina. E lì io non mi rendevo ben conto della gravità della cosa fintanto che uno di quei ragazzi ha aperto la portiera e mi ha letteralmente trascinata fuori dall’abitacolo. Stavo prendendo le mie cose e mi ha detto “signora venga subito fuori, metta in salvo la pelle”.
Questione di secondi e l’auto è stata completamente avvolta dalle fiamme. “Era come una bomba”, racconta la protagonista, suo malgrado, della disavventura. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale, il sindaco di Bagnolo Mella Pietro Sturla. I pompieri hanno domato l’incendio, che ha provocato alcuni danni ad una abitazione vicina e ad alcuni cavi elettrici. La vettura è rimasta carbonizzata. “Avevo appena fatto il tagliando, tra l’altro. I vigili del fuoco mi hanno detto che in questo periodo effettuano una media di un paio di interventi al giorno in provincia di Brescia per vetture che si surriscaldano e che poi prendono fuoco”. Sui motivi che hanno portato al rogo della vettura dovranno essere effettuati degli accertamenti tecnici. “Non posso che ringraziare infinitamente quei ragazzi che sono intervenuti in modo tempestivo a farmi uscire dall’auto. Se non fosse stato per loro, non so come sarebbe finita. Da mercoledì ho la pressione altissima per l’agitazione”.
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