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La mobilitazione, il sindaco di Malagnino: “Basta indumenti, servono medicine”

Quello nato come un istintivo gesto di solidarietà partito dal piccolo comune cremonese, è diventato un vero e proprio movimento di massa

Bibiana Sudati

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redazioneweb@laprovinciacr.it

05 Marzo 2022 - 13:35

MALAGNINO - Centinaia di borse colme di abiti e coperte, chili di alimenti un’infinita solidarietà. A Malagnino, il magazzino della protezione Civile Gruppo N.O.R.E. trabocca della generosità dei cremonesi e non solo, tanto che il Comune, che si è fatto carico del coordinamento della macchina degli aiuti a favore dell’Ucraina, ha dovuto mettere a disposizione anche un proprio locale per ammassare le scorte. Tra mercoledì e giovedì saranno inviate a Kiev su tre mezzi blindati. Sono i veicoli acquistati dall’imprenditore ucraino, Vladimir Bykovsky per sostenere la resistenza del suo popolo (altri cinque sono partiti la settimana scorsa).


Quello nato come un istintivo gesto di solidarietà partito dal piccolo comune cremonese, è diventato un vero e proprio movimento di massa: all’acuirsi del conflitto è cresciuto anche il numero delle persone che ogni giorno porta pacchi di alimenti e indumenti. La locandina con l’avviso della raccolta è passata di chat in chat su whatsapp e condivisione dopo condivisione sui social ha condotto a Maligno anche persone da fuori provincia e regione. Ma la tanta generosità va gestita: al momento non servono più indumenti, ma medicinali. Ecco l’appello del sindaco Donato Losito

La raccolta si tiene ogni sabato di marzo, ma chi non potesse può contattare due volontari della Protezione Civile e accordarsi per la consegna in altra giornata: Moreno 3391893205, Dalmazio 3337144359.

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