Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. LA PROTESTA

«Flash smog» per l’aria pulita

Presidio organizzato dalla Rete Ambiente Lombardia dopo la diffusione dei dati sulle polveri

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

05 Febbraio 2022 - 16:26

CREMONA - Doppio «flash smog» oggi a Cremona nell’ambito di una mobilitazione regionale di protesta contro l’inquinamento dell’aria. Coordinati dagli Stati generali Clima, Ambiente e Salute e dalla Rete Ambiente Lombardia con Marco Pezzoni, ambientalisti di molte sigle si sono dati appuntamento nel pomeriggio prima in via Tavernazze, fra l’inceneritore e l’autostrada A21, e poi a Cavatigozzi.

Obiettivo: promuovere una giornata in difesa dell’aria pulita. Poco dopo le 14 i manifestanti, spalle all’inceneritore, hanno alzato striscioni e cartelli, scandendo e ripetendo in coro: «No smog».


DOPO GLI ULTIMI DATI SULL'ARIA.

La protesta prende spunto dagli ultimi dati relativi all’aria «che respiriamo tutto l’anno in Pianura Padana, tra le peggiori in Europa e con il maggior numero di morti premature dovute ai livelli insostenibili di Pm10 e Pm2,5».

In zona San Rocco c’era, fra gli altri, Cesare Vacchelli, storico animatore del Comitato contro l’autostrada Cremona-Mantova: «Sono vent’anni che che denunciamo la gravità dell’inquinamento e le sue ripercussioni sulla salute dei cittadini. E da allora i progressi sono stati molto pochi. E la Pianura Padana è la seconda area con l’aria più inquinata del Pianeta e Cremona contribuisce con proprie importanti fonti. Di fronte a questa situazione la politica chiede a gran voce la realizzazione di ben tre nuove autostrade: la Cremona-Mantova, la Ti-Bre e il terzo ponte sul Po. Noi proponiamo invece la piantumazione di 45 mila nuovi alberi in città e la realizzazione di una barriera boscata ai lati del tratto cremonese, e non solo, dell’A21. Serve inoltre un progetto di mobilità moderna sostenibile e intermodale, fatta di linee ferroviarie efficienti, di raccordi ferroviari per le merci, di una rete di ciclabili interconnesse, di un trasporto pubblico moderno e integrato, insieme allo stop alla realizzazione di nuove autostrade».

Al presidio a San Rocco erano presenti fra gli altri l’ex assessore ai Servizi sociali, Mauro Platè, il direttore generale di Fondazione Sospiro, Fabio Bertusi insieme al consigliere provinciale Matteo Gorlani: «Era doveroso esserci, il problema dell’inquinamento deve portare tutte le istituzioni attorno ad un tavolo per un confronto attento alle istanze del territorio. La nutrita presenza dei manifestanti sottolinea l’entità del problema, che deve trovare nell’Amministrazione provinciale un interlocutore attento». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400