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L'elisir d'amore' di Gaetano Donizetti

Melodramma in due atti, libretto di Felice Romani

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

07 Ottobre 2013 - 16:32

L'elisir d'amore' di Gaetano Donizetti
Teatro Ponchielli
venerdì 18 ottobre ore 20.30
domenica 20 ottobre ore 15.30

L’elisir d’amore
Melodramma in due atti, libretto di Felice Romani
musica di Gaetano Donizetti
direttore
Andrea Battistoni 
regia 
Arnaud Bernard
Interpreti principali
Lavia Bini* (Adina), Enea Scala (Nemorino), Julian Kim/Francesco Paolo Vultaggio* (Belcore), Francesco Paolo Vultaggio/Biagio Pizzuti* (Dulcamara), Dorela Cela (Giannetta)
* Vincitori Concorso As.Li.Co. 2013 
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
CORO DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO

Maestro del coro Antonio Greco

LA TRAMA
L’azione si svolge in un villaggio dei Paesi Baschi, alla fine del XVIII secolo
ATTO PRIMO
Presso la fattoria di Adina, “ricca e capricciosa fittaiuola”, i mietitori si stanno riposando ascoltando la fanciulla leggere la storia di Tristano e Isotta, in cui si narra del magico elisir che fece innamorare i due giovani amanti. Ad ascoltarla, in disparte, c’è anche Nemorino, profondamente innamorato di Adina, che però non lo degna di uno sguardo. Giunge il sergente Belcore, che, convinto del proprio fascino, cerca di sedurre Adina, proponendole addirittura il matrimonio. Nella piazza del villaggio arriva su un carro dorato il dottor Dulcamara, millantando poteri di guaritore; Nemorino gli chiede l’elisir della regina Isotta ed il ciarlatano gli vende a caro prezzo una bottiglia di Bordeaux, spacciandolo per elisir d’amore. Nemorino, euforico per gli effetti del vino, tratta con indifferenza Adina che, indispettita, decide di acconsentire alla proposta di Belcore. Nemorino allora la supplica di attendere ancora un giorno (il tempo necessario perché l’elisir faccia effetto), ma Adina lo respinge ed egli è deriso da tutti. 
ATTO SECONDO
Nella fattoria di Adina gli abitanti del villaggio festeggiano le imminenti nozze della fanciulla. Tuttavia, al giungere del notaio con il contratto nuziale, Adina rimanda la firma alla sera. Giunge poco dopo Nemorino, affranto per il mancato effetto dell’elisir e per non avere più denaro con cui comprarne una seconda bottiglia. Belcore, che intravvede la possibilità di allontanare il rivale, gli suggerisce di farsi soldato guadagnando così subito venti scudi. In realtà, Nemorino è ignaro dell’eredità che un vecchio zio appena morto gli ha lasciato; la notizia, tuttavia, non è sfuggita alla giovane contadina Giannetta, che ne informa subito le altre fanciulle del paese. Nemorino viene quindi corteggiato da tutte le ragazze e si convince che sia l’effetto dell’elisir. Adina, che ha scorto la scena, ne rimane turbata; ancor di più lo è quando Dulcamara le rivela l’arruolamento di Nemorino: Adina si accorge così di provare dei sentimenti per il giovane. La fanciulla decide di riacquistare da Belcore il contratto d’ingaggio di Nemorino, invitando quest’ultimo a rimanere nel villaggio. I due giovani si dichiarano finalmente i rispettivi sentimenti, tra la gioia generale e l’esultanza di Dulcamara per i portentosi effetti del suo magico elisir. 

 

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