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Primo incontro venerdì 16 ottobre con Astori

Rassegna Ri-letture, quattro appuntamenti all’Archeologico

Quattro appuntamenti di ri-lettura guidati da esperti.

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

14 Ottobre 2015 - 13:44

Rassegna Ri-letture, quattro appuntamenti all’Archeologico

Cremona - Museo archeologico San Lorenzo

Incontri ore 19

Ad ogni incontro seguirà aperitivo.

CREMONA — Lo spazio è quello suggestivo del museo archeologico di San Lorenzo, cuore antico e pulsante della città. L’idea è quella di proporre testi significativi del passato in una prospettiva insolita. E’ da questi due punti di partenza che nasce Ri -letture, piccola rassegna di incontri organizzati dalla libreria del Convegno con la collaborazione e il patrocinio del Comune. Il primo appuntamento è in programma venerdì 16 ottobre, quando Davide Astori, docente di Linguistica all’Università di Parma, parlerà di Arcimboldo di Roland Barthes.
Il 30 ottobre, Marina Volonté, conservatore dell’Archeologico, affronterà il capolavoro di Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano. Il 6 novembre sarà la volta di Anna Lazzarini , ricercatrice allo Iulm, che ricorderà la figura di Danilo Montaldi e le sue Autobiografie della leggera. La rassegna sarà chiusa da Fabrizio Bondi della Normale di Pisa, che parlerà del romanzo La chimera di Sebastiano Vassalli. Gli incontri si tengono alle 19 e si concluderanno con un aperitivo. E’ un modo, questo, per riscoprire testi fondamentali del Novecento e riproporli attraverso le sensibilità, gli interessi, le professionalità di relatori che non sono strettamente connessi all’ambito del volume di cui si occuperanno. Il primo appuntamento è quindi con Davide Astori linguista, giornalista e docente presso l’Università degli Studi di Parma. Ha scritto dell’artista Corinna Ferrari: «Tanto regolata e coronata dal successo fu la vita di Giuseppe Arcimboldo , quanto accidentato e censurato d al l’oblio il destino postumo delle sue opere. Pittore tra i più amati, lusingati e imitati del suo tempo, svolse onorata carriera al servizio di arcivescovi e imperatori; i suoi dipinti subirono invece il flusso di alterne vicissitudini, andarono in gran parte dispersi e confusi nella massa delle modeste e anonime imitazioni. Intravista come ‘curiosità’ e relegata nella sottospecie dei ‘capricci e bizzarie’ dal gusto dominante, la sua opera fu pressoché ignorata dalla letteratura artistica ufficiale, o citata solo accidentalmente, spesso a sproposito». Il libro di Barthes, origi- nariamente pubblicato nel 1978 da Franco Maria Ricci, è stato inserito ne L’ovvio e L’ottuso e, nel 2005, riproposto da Abscondita nella collana Miniature. L’edizione è arricchita dalle riproduzioni di alcune opere (in bianco e nero) e include una nota sulla vita e sulle opere di Arcimboldo scritta da Corinna Ferrari. (b.c.)
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