Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

I 120 ANNI DELLA CREMONESE

Trenta anni fa il trionfo a Wembley. La coppa più bella

Si è ritrovato ancora una volta il gruppo storico allenato da Simoni. Oggi si conclude il ciclo delle giornate dedicate al compleanno

Ivan Ghigi

Email:

ighigi@laprovinciacr.it

27 Marzo 2023 - 09:27

Trenta anni fa il trionfo a Wembley. La coppa più bella

Sul terreno dello Zini alcuni dei protagonisti della conquista del torneo anglo italiano a 30 anni di distanza

CREMONA - Verdelli di testa, poi Maspero su rigore ed infine Tentoni. Tre gol al Derby County grazie ai quali, trent’anni fa, la Cremonese ha alzato al cielo la coppa anglo italiana sotto il cielo londinese oltre gli spalti dello stadio di Wembley. Quello originale, oggi sostituito da un altro impianto completamente nuovo. Nel 1993 Londra si colorava di grigiorosso grazie ad una Cremonese irresistibile e ben disposta in campo da Gigi Simoni. Il tecnico a fine gara era stato applaudito anche dalla stampa inglese, un po’ più sportiva rispetto ai tifosi anglosassoni che al triplice fischio non avevano riconosciuto il giusto tributo ai grigiorossi, dimostratisi superiori in tutto.

Corrado Verdelli e Abel Dezotti con la coppa del torneo anglo italiano conquistata allo stadio di Wembley

La Cremonese aveva compiuto 90 anni da tre giorni e quel trofeo diventò il regalo più bello di una lunga storia calcistica. Oggi la festa grigiorossa è dedicata al compleanno numero 120 e quel trofeo resta ancora il diamante più prezioso nella bacheca della società. Nella serata di sabato la coppa è tornata a brillare sotto le luci dello stadio Zini, sorretta dai protagonisti di quel sabato 27 marzo del 1993. Il capitano Corrado Verdelli si è ritrovato in via Persico con Riccardo Castagna (all’epoca infortunato, aveva seguito il match dalla tribuna), Eligio Nicolini (un rigore sbagliato e un palo nella finalissima), Alessandro Pedroni, Massimo Lombardini, Luigi Gualco, Marco Giandebiaggi, Matjaz Florijancic, Andrea Tentoni, Gianni Dall’Igna e Riccardo Maspero. Insieme a loro anche Marko Perovic e Vittorio Berago, per molti anni segretario sportivo della Cremonese. Non è il primo ritrovo per questi ex, che hanno ricordato il successo in Inghilterra in più occasioni. Questa però era davvero speciale.

Oggi si conclude il ciclo di quattro giorni che la società grigiorossa ha organizzato per festeggiare i 120 anni di vita, con l’orgoglio di non essere mai fallita e di essere rimasta sempre l’Usc: dalla Varesina a via Persico ed infine in via Postumia, la Cremonese è rimasta se stessa per oltre un secolo. Ha scelto di prolungare la festa fino a questa sera proprio per abbracciare anche il trentennale di questo trionfo unico. E in attesa di nuovi e più prestigiosi trofei, quello anglo italiano resta un’avventura da raccontare alle nuove generazioni di tifosi. In parte lo ha fatto anche il capitano Corrado Verdelli nel video emozionale che tanti giovani (compresi quelli del settore giovanile) hanno potuto ammirare. La Cremonese lo ha messo a disposizione di tutti sul proprio canale Youtube. Un tuffo al cuore da non perdere. Raccomandato a tutti gli amanti dei colori grigiorossi.

«Migliaia di tifosi cremonesi — racconta Verdelli nel cortometraggio — che hanno preso l’aereo, qualcuno per la prima volta. A Wembley c’era l’odore della storia. Ricordo che il primo passo che ho fatto in campo, il primo ciuffo d’erba che ho preso in mano, l’ho messo nei pantaloncini. Per dire... Ho fatto gol anch’io, un gol a Wembley sembrava un sogno. Che poi non ci eravamo resi conto subito di quello che avevamo fatto, ma solo col passare dei mesi».

Wembley è stato il viaggio all’estero di una città intera che aveva vergato sullo striscione «Cremona a Wembley Piacenza al Trebbia» tutta la gioia e l’orgoglio di poter essere in quel tempio del calcio. Wembley aveva anticipato anche la grande festa in campionato terminato con la promozione in serie A: in un certo senso rappresenta un legame con la squadra di oggi che rincorre una salvezza difficilissima. Nel 1993 migliaia di cremonesi avevano atteso a lungo le immagini Rai che si era colpevolmente collegata in ritardo con la diretta e nel frattempo erano rimasti incollati alla radio per ascoltare la cronaca di Giovanni Ratti. Oggi si ritrovano in migliaia allo stadio Zini anche se i risultati non sono quelli che tutti si aspettavano. Il ritorno in serie A rappresenta comunque un punto di partenza voluto, cercato e costruito. Un’esperienza che servirà per il futuro, una lezione di cui fare tesoro ma che oggi impreziosisce il traguardo dei 120 anni.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400