L'ANALISI
SERIE A: VERSO CREMONESE-LAZIO
14 Settembre 2022 - 09:15
Gli allenatori Massimiliano Alvini e Maurizio Sarri
CREMONA - Le recenti polemiche contro la classe arbitrale e il gestaccio verso la panchina del Verona (punito dal giudice sportivo con un’ammonizione). Il sarrismo, neologismo entrato nel vocabolario italiano, è anche questo: è stato tra le altre cose definito un comportamento diretto e poco diplomatico di parlare e comportarsi oltre che una concezione di gioco fondata su velocità e propensione offensiva. Tutto il contrario dell’«alvinismo» inteso, sotto il profilo del comportamento, come emozione forte a sentire nominare Luca Vialli e scuse all’arbitro per aver «spiato» il monitor del Var segnalando un fallo di mani che «era come per un bambino ricevere della cioccolata».
Cremonese e Lazio sarà anche sfida a distanza tra due allenatori amici, dall’accento marcatamente toscano, anche se Maurizio Sarri è nato a Napoli prima di trasferirsi a Castro (Bergamo) per poi crescere a Figline Valdarno da dove è partita la carriera da allenatore. L’ex rappresentante di calzature contro l’ex impiegato di banca, un passato che entrambi non sentono come onta o peggio una colpa, ma come testimonianza di una gavetta che li ha portati sul più grande palcoscenico del calcio italiano, sebbene con percorsi diversi e quasi mai paralleli (Alvini è del 1970, Sarri è nato 11 anni prima, 1959). Vivere per allenare. Alvini e Sarri condividono il record di aver conquistato punti in tutte le categorie (dai dilettanti alla massima serie) e hanno in bacheca entrambi una Coppa Italia di serie D (Alvini con il Tuttocuoio, Sarri con la Sangiovannese), ma il tecnico grigiorosso si approccia alla sfida contro la Lazio come l’allievo che ha cercato di carpire segreti al maestro.
Il tecnico di Fucecchio si è infatti laureato a Coverciano con la tesi “Dal modello di gioco alla preparazione della partita: affrontare il Napoli di Maurizio Sarri”, nata ed elaborata anche grazie a frequenti incontri fra i due, con Massimiliano che andava a trovare l’amico Maurizio seguendone gli allenamenti. Alvini in passato ha dichiarato che mai ha chiesto consigli calcistici a Sarri, ma il secondo ha ispirato il primo senza dubbio. Una conoscenza nata nei primi anni del 2000, quando Alvini stava ancora aspettando il treno per arrivare tra i professionisti.
Domenica i due si incroceranno all’ombra del Torrazzo: sarà la prima volta che i due allenatori si affrontano in una gara ufficiale, perché in passato Alvini aveva incrociato più volte l’Empoli di Sarri in amichevole. I due sono intenzionati a proseguire sulla giusta strada: la Cremonese alla ricerca della prima vittoria, la Lazio per mantenersi nelle prime posizioni della classifica che aprono la porta all’Europa e non solo. La Cremonese con la difesa a tre, contro la Lazio che propone un 4-3-3 aggressivo. Un modello che il tecnico grigiorosso dovrebbe conoscere benissimo e anche se di fronte non ci sarà il Napoli della tesi, la sostanza cambia poco. A dirla tutta Alvini già una volta ha battuto Sarri. Stagione 1994-1995, lui giocatore del Signa in Promozione, l’amico sulla panchina del Cavriglia. Gara equilibratissima, risoltasi solo all’86’ grazie a una rete del terzino Massimiliano Alvini.
Allo Zini si affronteranno due tecnici con un bagaglio di esperienza diverso nella massima serie. Alvini ha iniziato ad allenare tra i professionisti nel 2013 e nel giro di tre anni, dal 2019 al 2022 ha compiuto tre balzi in avanti (serie C e serie B con la Reggiana, quindi ancora cadetteria con il Perugia fino all’arrivo a Cremona in serie A). Sarri si presenta a Cremona con un curriculum di tutto rispetto: uno scudetto in mano e sfide di livello europeo, la prossima tra l’altro proprio domani. Il tecnico della Lazio ha iniziato a lavorare in terza serie nel 2004 ed ha conosciuto la serie A dieci anni dopo alla guida dell’Empoli, prima di passare al Napoli e alla Juventus.
Per un giorno i due saranno rivali e le loro idee di calcio si incroceranno per un confronto attesissimo. La Cremonese nelle ultime due gare ha badato a disunirsi il meno possibile, ha arretrato la linea per non lasciare troppi spazi dietro. Metri che un attaccante come Ciro Immobile, ma anche due esterni come Felipe Anderson e Zaccagni potrebbero sfruttare pericolosamente. A centrocampo la Cremonese troverà una linea di sostanza con Milinkovic-Savic, Marcos Antonio e Basic: almeno sulla carta, perché la Lazio, prima della Cremonese, domani sera scenderà in campo in Danimarca contro il Midtjylland in Europa League che qualche strascico potrebbe lasciare. Alvini partirà con il vantaggio di poter lavorare una settimana intera sulla gara ma soprattutto sulle mosse per arginare la forza della squadra di Sarri, di cui dovrebbe conoscere ogni aspetto. Uno meticoloso come lui non lascerà nulla al caso.
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