L'ANALISI
14 Agosto 2022 - 05:25
CREMONA - Ventisei anni dopo la sensazione è di aver fatto un balzo nel futuro. Improvviso. In realtà è successo tutto solo il 6 maggio scorso, ma a distanza di tre mesi e mezzo si respira un’aria diversa e si sta vivendo una dimensione completamente nuova. Come la Cremonese che oggi debutterà a Firenze in campionato, come lo stadio Zini che non vediamo l’ora di ammirare a fine mese contro il Torino il suo nuovo look degno di un grande club, ma sempre famigliare e intimo.
La squadra grigiorossa per affrontare la massima serie ha cambiato tantissimo in tutti i sensi e oggi (stadio Franchi, ore 18,30) inizia un lungo cammino durante il quale dovrà conoscersi e adeguarsi al livello del campionato, durante il quale troverà avversarie che aspirano ai tornei continentali oltre che allo scudetto. Le prime giornate saranno davvero un tour de force in questo senso.
Il traguardo finale della Cremonese sarà la salvezza, che dovrà essere raggiunta con grande pazienza e massimo impegno. Ha detto bene Antonio Cabrini: dopo una stagione in serie B in cui la vittoria era quasi un’abitudine, si dovranno digerire risultati negativi senza perdere il controllo ma metabolizzandoli per continuare a crescere. Fa parte del ruolo che una neo promossa si trova a interpretare: fare tabula rasa del passato, ignorare qualsiasi tipo di paragone e andare avanti a testa bassa.
La squadra di Alvini non dovrà cercare alibi, anche se obiettivamente le si può concedere qualche attenuante. Quasi tutti i nuovi arrivati dall’estero portano l’entusiasmo di calcare i campi della serie A ma è l’esperienza in Italia che manca. Senza dimenticare che il nuovo impianto di gioco portato da Alvini dovrà essere assimilato a piccoli passi ed in generale i singoli non hanno avuto un periodo di tempo omogeneo per lavorare in gruppo.
Il tecnico di Fucecchio va alla ricerca di un’identità: al suo arrivo aveva parlato di una squadra che non avrebbe dovuto dare riferimenti agli avversari, attenta a chiudersi ma pronta ad aggredire gli spazi una volta riconquistata la palla. Capace di attirare la pressione degli avversari, ma anche di restare alta quando si presenterà il momento opportuno.
Il calendario ha riservato alla Cremonese la Fiorentina di Italiano, che fra pochi giorni, dopo la prima di campionato, sarà impegnata nell’andata playoff della Conference League contro il Twente.
Se da una parte si parla ancora di calcio d’agosto con il mercato aperto, dall’altra questo periodo di rodaggio sarà molto diverso perché cominciano ad esserci punti in palio e ogni piccolo passo avanti in classifica sarà oro per la formazione grigiorossa.
Alvini ha deciso di concedere a 27 convocati l’emozione del debutto anche se qualcuno resterà fermo in tribuna perché non disponibile. La lista diramata ancora una volta ribadisce quelli che sono i progetti per il mercato: qualcuno resta a Cremona con le valigie in mano e sa che dovrà cercare sistemazione altrove per non rischiare di restare fermo.
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