L'ANALISI
13 Agosto 2022 - 05:20
Antonio Cabrini
CREMONA - I sogni, le aspettative, ma anche le paure. La serie A parte oggi e con lei torna il brivido dei gol, delle grandi parate. Sarà una stagione strana, intramezzata dal mondiale in Qatar. Tra le big è tornata anche la Cremonese dopo un’assenza di 26 anni. E chi meglio di un cremonese campione del mondo può fare la radiografia del campionato? Parliamo di Antonio Cabrini che con passione fa il focus sulla situazione attuale.
Naturalmente partiamo dalla Cremonese.
«L’idea di una società che arriva dalla serie B è quella di fare il campionato nella massima categoria con entusiasmo, senza retrocedere. Ed è un discorso che riguarda solo le neopromosse, come la Cremonese, che si trovano in un campionato totalmente diverso con atleti di altissimo livello senza la possibilità di sbagliare molto. Ci si trova in una condizione opposta nel giro di qualche mese. Dal dominare un campionato a dover rincorrere il quartultimo posto. Non è facile adattarsi in fretta».
Quale la cosa più importante da non sbagliare per la Cremo?
«Sia la scelta dei giocatori, sia le partite da gestire durante l’anno. Serve essere sempre concentrati e non perdersi mai d’animo».
Cosa hanno in più i grigiorossi rispetto agli altri rivali?
«Un grande esperto come Ariedo Braida in società. Uno che conosce a memoria la serie A e in genere ogni campionato di massimo livello. Con lui risulta più difficile commettere errori di ingenuità. Questo può essere un punto a favore importante per la Cremonese».
Una Cremonese quasi completamente rinnovata. Un bene o un male?
«Io sono stato calciatore e capisco certe dinamiche, ma capisco anche quelle della società. Per chi ha partecipato alla promozione ci sarà sempre un debito di riconoscenza, ma non bisogno cadere nel romanticismo. Il salto di categoria dalla serie B alla A è davvero enorme e quasi mai una squadra fortissima di serie B può essere competitiva in serie A. È ovvio che sia fondamentale intervenire in modo massiccio sulla rosa. Certo, è giusto tenere qualche giocatore, quelli all’altezza. Però per rimanere in categoria si de ve cambiare tanto. La Cremonese lo ha fatto, servirà capire il valore dei nuovi. Soprattutto gli stranieri devono confrontarsi con una realtà diversa, ci possono essere delle sorprese. Il nuovo attaccante Dessers arriva a Cremona con grandi aspettative, oggettivamente è un colpo grosso per una squadra che si deve salvare. Speriamo segni tanti gol, soprattutto ne segni di pesanti».
Sarà una lotta durissima per la salvezza.
«Sono fiducioso. Da tifoso spero e mi auguro che la Cremo liquidi il discorso salvezza alla svelta e che possa viaggiare sempre 7/8 punti sopra la terzultima perché vorrebbe dire aver creato il giusto gruppo di lavoro».
Chi vincerà lo scudetto?
«Io vedo bene la Roma che è una delle squadre che ha fatto la miglior campagna acquisti estiva per ora. Non si possono più nascondere, è giusto che abbiano ambizioni importanti. Mourinho di certo sa come si vince, lo abbiamo già visto. Con i giallorossi poi ci sono le solite: Milan, Inter, Juve, Napoli e appena dietro l’Atalanta che ormai è sempre a ridosso delle prime. Ha una mentalità da grande squadra ormai».
Si aspetta delle sorprese?
«Anche se ha cambiato qualche giocatore chiave, credo che il Sassuolo possa dare fastidio a tutte. In realtà in Italia si è creata una seconda fascia di squadre di un livello ottimo. Per nessuno è facile vincere, non ci sono mai gare scontate. Questo è un bene per lo spettacolo e soprattutto costringe anche le big a non rilassarsi troppo. Una volta le squadre della metà bassa della classifica difficilmente portavano via punti alle grandi, ora è diverso».
E il Monza?
«Sono curioso. Si tratta di una neopromossa, ma diversa da tutte le altre. Direi diversa da tutte quelle del passato. Hanno una proprietà solida e con Berlusconi e Galliani è ovvio che ci possano essere delle prospettive diverse rispetto a tutte le altre. Di sicuro non avranno problemi economici. L’arrivo di Petagna ha alzato ancora di più il livello in attacco. Potrebbe essere una squadra da zona medio-alta della classifica per adesso. Vediamo a fine mercato se ci saranno altre sorprese».
Che campionato si aspetta?
«Difficile, particolare con il mondiale in inverno e complicato per tutte. In questo momento per altro ogni valutazione è molto relativa visto che ci sono ancora tanti giorni di mercato davanti. Le squadre potrebbero ancora cambiare volto».
Con chi si giocherà la salvezza la Cremonese?
«Credo che ci siano sei-sette formazioni che cercheranno di evitare gli ultimi tre posti. Metto anche la Sampdoria visto che la società deve ancora trovare la sua solidità. Le altre credo siano note».
Cosa non dovrà fare la Cremonese?
«Perdere il focus. La Cremo arriva da un campionato dove la vittoria era quasi la normalità, ora le cose cambieranno. Per arrivare alla salvezza servirà pazienza, potrebbero arrivare una serie di sconfitte ma servirà affrontarle con calma. È chiaro che vincere contro una big potrebbe essere bellissimo, ma quei punti non sono da mettere in conto. Non si potranno invece sbagliare gli scontri diretti. Da lì passerà davvero la salvezza dei grigiorossi».
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