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A prova di terremoto: intervento al nido Aroldi

Entro settembre l'adeguamento anti sismico con fondi Pnrr: prevede anche nuovi infissi. Durante l’operazione i bambini non dovranno essere trasferiti in altre strutture

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Giugno 2023 - 05:10

A prova di terremoto: intervento al nido Aroldi

L’asilo nido comunale Aroldi

CASALMAGGIORE - Si prevede possa essere tra la fine di agosto e l’inizio di settembre l’avvio dei lavori di adeguamento sismico e sostituzione degli infissi dell'asilo nido ‘Umberto Aroldi’ in via Combattenti Alleati.

L'approvazione dei verbali delle sedute di gara da parte del Comune ha portato alla proposta di assegnazione delle opere alla ditta G.O.M. Edilgeneral S.r.l., con sede a Favara, in provincia di Agrigento. L'azienda è stata selezionata grazie alla sua offerta di ribasso del 21,284% sull'elenco prezzi, per un importo lavori rideterminato di 634.872,80 euro.

L'appalto è finanziato interamente con un contributo di 950mila euro ottenuto attraverso le risorse europee del Next Generation EU, assegnate nell'ambito delle azioni per il potenziamento dei servizi di istruzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L'ufficialità del finanziamento è stata annunciata ad agosto 2021.

Il progetto esecutivo è stato approvato a maggio dell'anno scorso. L'intervento si divide in tre parti, la più importante delle quali è il consolidamento della soletta di copertura. Sarà inoltre installata una struttura di rinforzo costituita da pilastri in acciaio posti su ogni faccia dell'edificio ottagonale, al fine di ridurre le oscillazioni. Sono previste tra l’altro anche un'operazione di riparazione del calcestruzzo esistente, la sostituzione completa degli infissi con finestre a triplo vetro in Pvc, per migliorare l'efficienza energetica complessiva dell'edificio.

Durante i lavori, i bambini dell'asilo nido non dovranno essere trasferiti in altre strutture. Il numero dei posti disponibili aumenterà da 65 a 66. Il progetto era stato concepito già nel 2018, durante il primo mandato della giunta Bongiovanni, ma non era stato possibile realizzarlo a causa della mancanza di fondi.

Il contratto è già stato firmato.

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