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L'asilo nido si trasferisce alla Bertesi: sì dell'Ats

Da lunedì 12 i 32 piccoli traslocano alla scuola elementare per consentire i lavori di ristrutturazione

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

11 Giugno 2023 - 17:08

L'asilo nido si trasferisce alle Bertesi: sì dell'Ats

L'asilo nido

SORESINA - Stella Stellina: i bambini del nido, da domattina, saranno ospiti della Bertesi. L’Ats, infatti, ha verificato che esistono tutti i prerequisiti per ospitare i 32 piccoli nell’ala delle scuole elementari che, da fino ad agosto, fungerà da asilo nido temporaneo. Perché è provvisorio, sì, ma con tutti i crismi. Ha pure un nome, tra l’altro. E si chiama ‘1...2...3...Stella!’, per restare in tema. L’assessore all’Istruzione Laura Galbignani, che è stata in prima linea nel gestire il trasloco insieme e a un gruppo di volontari spontanei, rimarca l’importanza del progetto: «Abbiamo mantenuto la promessa fatta a mamme e papà. Non ci saremmo mai potuti permettere di lasciare più di 30 famiglie in difficoltà e quindi abbiamo dato tutto ciò che avevamo. Un grazie va alle insegnanti e ai volontari della città che si sono dedicati anima e corpo allo scopo di non lasciare soli i nostri bambini».

amministratori

Amministratori e progettisti presentano il trasferimento e la riqualificazione


I 32 bimbi dello Stellina, insomma, avranno un ‘assaggio di vita’ da scuole primarie. Ci torneranno tra un bel po’ di anni. Ma uno sguardo non fa mai male. Specie se è necessario per non perdere la campanella. Sì, perché, le alternative erano due: lasciare che i genitori gestissero da soli il disagio di un nido chiuso da qui a ottobre, oppure trovare una sistemazione alternativa. E non bastava uno spazio qualsiasi: gli standard richiesti dall’Ats sono altissimi e solo la Bertesi, nelle prossimità, poteva fortunatamente sostenerli. Materiali (e si parla di quintali tra banchi, librerie, sedie, giochi e libri) già spostati. E a metà settembre il lavoro si farà daccapo, dato che il ‘nuovo’ nido ristrutturato apre a ottobre, con 18 posti in più. In sostanza il municipio ha fatto di tutto pur di non lasciare i baby-studenti da soli, neppure per un minuto.

Il cantiere è stato sostenuto al 50% dallo Stato col Pnrr e dal Comune con fondi propri. La parte tecnica è stata curata da Pierluigi Piccioni, capo architetto, l’ingegnere Giovanni Losi con l’urbanista Giuliano Andrea Lorenzetti; con loro alla presentazione ufficiale del progetto nei giorni scorsi Fausto Ruggeri, titolare dei Lavori pubblici e Galbignani. La spesa complessiva si aggira intorno al milione di euro.

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