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CASALMAGGIORE. LE INFRASTRUTTURE

Nuovo ponte ‘dimenticato’, il Milleproroghe salva i fondi

Intasamento di decreti attuativi, la minoranza di Colorno incalza sulla situazione dell’infrastruttura

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

11 Maggio 2023 - 05:10

Nuovo ponte ‘dimenticato’, il Milleproroghe salva i fondi

CASALMAGGIORE - Un ‘intasamento’ di decreti attuativi sta rallentando l’aggiudicazione definitiva della progettazione dello studio di fattibilità del nuovo ponte sul Po, come spiega il sindaco Filippo Bongiovanni, ricordando che è stata la spinta leghista a ottenere che nel ‘Milleproroghe’ venissero prorogati i tempi per l’erogazione dei fondi necessari.

Sull’opera è calato il silenzio da febbraio, da quando si è avuta notizia della aggiudicazione provvisoria al raggruppamento italo-spagnolo, la società ‘Ayesa Ingenieria Y Arquitectura S.a.’ di Siviglia e della ‘Enser ’, società di ingegneria di Faenza (Ravenna), e di qua e di là dal fiume la preoccupazione inizia a serpeggiare, perché il tempo scorre inesorabilmente e con esso la ‘scadenza’ della attuale infrastruttura.

Dopo un lungo periodo di chiusura e la riapertura avvenuta nel giugno 2019 in seguito ai lavori di consolidamento, sono trascorsi ormai quasi quattro anni sui dieci presunti di durata del ponte ristrutturato. E anche se l’affidamento provvisorio dello studio di fattibilità c’è stato, le lungaggini burocratiche rischiano di prolungare i lavori di realizzazione del manufatto.

Christian Stocchi


I TIMORI


A farsi interprete dei timori è stata la minoranza di Colorno che ha deciso di inviare al sindaco Christian Stocchi la richiesta di convocazione di una udienza conoscitiva pubblica sullo stato di avanzamento della progettazione. «Come consiglieri comunali intendiamo manifestare tutta la nostra attenzione e preoccupazione circa questo tema, che necessita della massima collaborazione e unità d’intenti tra tutte le istituzioni coinvolte — scrivono Maria Fiorini, Simone Guernelli, Alberto Padovani e Lorenzo Pasini —. L’amministrazione comunale di Colorno ha più volte interpellato e sollecitato i ministri alle infrastrutture succedutisi nel tempo e questo sicuramente è un primo passaggio positivo. A un anno dal termine di questa consigliatura riteniamo doveroso, però, utilizzare una possibilità offerta dal regolamento del consiglio comunale e chiedere che venga convocata un’udienza conoscitiva pubblica, occasione per coinvolgere tutti gli enti che, a diverso titolo, si stanno occupando del ponte ed esporre, in una sede pubblica e ufficiale, lo stato dell’arte dell’opera e le possibili criticità. Sebbene le competenze dirette del Comune di Colorno siano limitate sappiamo bene quali sarebbe le conseguenze, anche sul nostro territorio, di una nuova chiusura del ponte».

Stocchi ha dato una risposta positiva: «Sarà un punto del prossimo consiglio – ha assicurato —. Ringrazio i consiglieri per la proposta che personalmente mi vede favorevole, come credo tutti i consiglieri di maggioranza, vista l’importanza del tema e lo spirito unitario che il consiglio ha tenuto sempre sulla questione, tanto che in ogni lettera inviata ai diversi ministri che si sono succeduti in questi anni ho sempre ricordato tutto il consiglio. Giusto tenere alta l’attenzione in merito insieme con tutte le azioni possibili. L’iter di assegnazione in via definitiva della progettazione del ponte è in attesa del decreto attuativo del Milleproroghe, che con il recente passaggio parlamentare è peraltro stato il presupposto e passaggio fondamentale per concedere appunto la proroga circa il finanziamento e il tempo necessario per l’iter», spiega il primo cittadino. «Come sempre fatto, il Comune continuerà a fare opera di stimolo, pubblicamente e per vie formali, nei confronti delle istituzioni preposte alla realizzazione del ponte. Un grazie all’onorevole Laura Cavandoli, che ho personalmente contattato venerdì mattina e che è pronta a sollecitare».

Filippo Bongiovanni

LA SOLUZIONE

Bongiovanni, interpellato sulla questione, afferma: «La situazione è questa. C'è intasamento di decreti attuativi da firmare ed è in coda con tanti altri che finanziano opere e progetti in tutta Italia. Ricordo che si tratta dello studio di fattibilità tecnico economica per il quale la Provincia di Parma ha perso oltre un anno tra gara e mancata richiesta di proroga dei fondi a lei assegnati anni fa. Nel milleproroghe per fortuna gli onorevoli leghisti sono riusciti a inserire e a far approvare norma di ulteriore proroga dei fondi. Adesso si tratta solo di attendere qualche settimana, sperando si sblocchi situazione il prima possibile». L’aggiudicatario avrà sette mesi di tempo per presentare lo studio di fattibilità, dopodiché dovrà essere affidata la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera.

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