L'ANALISI
16 Febbraio 2023 - 05:10
L’idea della Provincia di Parma per la realizzazione della nuova infrastruttura
CASALMAGGIORE - Dopo tanta attesa, è fissata per oggi l’apertura delle offerte economiche e la formulazione della graduatoria per l’assegnazione dell’incarico di progettazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica del nuovo ponte sul Po tra Casalmaggiore. La commissione di gara, facente capo alla Provincia di Parma, ha già proceduto all'assegnazione dei punteggi tecnici in seduta riservata, senza conoscere i nominativi degli autori dei vari elaborati tecnici, che vengono in prima istanza contrassegnati solo da un numero.
Oggi è previsto l’ultimo atto: la commissione potrà scoprire a quale studio di progettazione corrisponde la proposta vincitrice e stilare la graduatoria. Finalmente, dunque c’è stato uno sviluppo sulla questione ponte, che aveva suscitato per la tempistica ritardata di assegnazione della progettazione la preoccupazione del sindaco di Colorno Christian Stocchi e di quello di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni.
La vicenda si è sbloccata dopo l’approvazione da parte delle commissioni referenti del Senato l’emendamento della Lega — presentato dalle parlamentari emiliane Elena Murelli, firmataria dell’emendamento al Senato, e Laura Cavandoli — al Milleproroghe, che permette di sbloccare gli interventi di progettazione e manutenzione straordinaria sulle infrastrutture di collegamento tra Lombardia ed Emilia Romagna.
In particolare si tratta del progetto di fattibilità tecnico-economica per il nuovo ponte tra Casalmaggiore e Colorno, ma anche del ponte di Castelvetro, che necessita di lavori di manutenzione straordinaria per 7,5 milioni, degli ingenti lavori per 20 milioni sul ponte Giuseppe Verdi tra Polesine, Roccabianca e San Daniele Po e l’intervento da 6,5 milioni tra Dosolo e Guastalla. «Finalmente, grazie all’impegno della Lega e al lavoro del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini — hanno dichiarato Murelli e Cavandoli — si potrà procedere con i bandi di gara in considerazione della proroga dei termini per l’utilizzo delle risorse precedentemente assegnate. Interventi attesi, e fondamentali per il nostro territorio, che finalmente diventeranno realtà».
A dicembre, prima di Natale, sia Stocchi che Bongiovanni avevano espresso il timore che l’iter si stesse allungando eccessivamente, considerando che servono 7 mesi per redigere lo studio di fattibilità (210 i giorni concessi) e poi mancano ancora il progetto definitivo e il progetto esecutivo. Stocchi aveva scritto anche a Salvini, invitandolo a venire in zona per rendersi conto di persona della situazione, perché dopo un lungo periodo di chiusura e la riapertura avvenuta nel giugno 2019 in seguito ai lavori di consolidamento del ponte, sono trascorsi circa tre anni e mezzo sui dieci presunti di durata del ponte ristrutturato.
Insomma, il tempo stringe. Il sindaco di Colorno aveva anche invitato a considerare il possibile processo di danneggiamento in quanto il sistema di monitoraggio dei carichi sulla struttura esistente, per quanto certamente utile, non consente tuttavia un rilevamento puntuale della velocità e dei pesi collegato a sanzioni conseguenti per chi non rispetta tali limiti. L’inceppamento della procedura di affidamento dell’incarico per lo studio di fattibilità era dovuto al fatto che erano scaduti i termini per la copertura finanziaria dello studio.
La commissione ora deve scegliere tra 18 proposte pervenute dopo l’apertura del bando. La verifica documentale sulle offerte presentate è iniziata lo scorso lunedì 18 luglio. Lo studio di progettazione che verrà scelto dovrà delineare un tipo di struttura già individuata nelle sue linee essenziali dalla Provincia, ossìa una tipologia ad arco con tre campate da 135 metri per lo scavalco dell’alveo.
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