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Vie inventate per dare visibilità ai senzatetto

Nomi fittizi per riconoscere i diritti a chi non ha una casa. L’ultima nata in paese: si chiama 'Via del Sole'

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

13 Aprile 2023 - 05:10

Vie inventate per dare visibilità ai senza tetto

(ANSA)

TORNATA - Esistono, nel territorio, vie fittizie dove certamente non vive nessuno – proprio perché in realtà non esistono fisicamente – ma che consentono alle persone senza fissa dimora di ‘esistere’. L’ultima istituzione di questo tipo, decisa dalla giunta del Comune di Tornata, è ‘Via del Sole’. La persona senza fissa dimora è, ai fini anagrafici, secondo l’Istat, «chi non abbia in alcun Comune quella dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza – girovaghi, artisti delle imprese spettacoli viaggianti, commercianti e artigiani ambulanti, eccetera – per cui, quindi, si è adottato il criterio dell’iscrizione anagrafica nel Comune di domicilio». Il domicilio, infatti, è l’unico elemento che possa legare il senza fissa dimora a un determinato Comune.

Nel territorio casalasco-piadenese non ovunque ci sono vie fittizie, ma solo a Piadena Drizzona, dove è stata istituita la ‘Via dell’Accoglienza’, a Torre de’ Picenardi, dove si è scelto il nome di ‘Via Lattea’, a Casalmaggiore, dove esiste la ‘Via Fiordaliso’, e a Cingia de’ Botti, che può contare su una ‘Via Lisitea’, la dodicesima luna di Giove. Chi lavora con le persone senza dimora sa che questa via non risolve tutti i problemi ma può essere un primo strumento con il quale dare riconoscimento alle persone e al loro diritto di ricevere la posta o gli atti ufficiali come una tessera sanitaria, agevolare l’identificazione della persona e della sua storia sociale.

È bene precisare, in questi casi, che l’iscrizione nella via territorialmente non esistente costituisce residenza anagrafica a tutti gli effetti e permette il rilascio della carta di identità, nonché l’accesso a tutti i diritti e le prestazioni normalmente dipendenti dall’iscrizione anagrafica (diritti civili, diritti sociali, diritto alla salute e alla cura di sé).

Deliberare una via fittizia è ritenuto importante perché consente alla persona senza dimora di fare a esempio richiesta della carta di identità, della tessera sanitaria, del permesso di soggiorno, del certificato di fine pena e il rinnovo del permesso di soggiorno.

Ogni limitazione nell’accesso a tali diritti e prestazioni nei confronti di coloro che sono iscritti in una ‘via virtuale’ è da ritenersi illegittima. L’illegittimità deriva dal fatto che la residenza è a tutti gli effetti, anche per le persone senza dimora, un diritto soggettivo e non ‘concessorio’.

A occuparsi del tema esiste anche una organizzazione, la fio.PSD, ‘Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora', un'associazione nazionale che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora.

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