L'ANALISI
14 Maggio 2024 - 21:29
CREMONA - La denatalità che galoppa, l’immigrazione in progressiva crescita e l’età media in costante aumento: i dati diffusi nelle scorse ore dall’Istat confermano (e consolidano) le tendenze che da tempo contraddistinguono l’andamento demografico in provincia di Cremona.
Numeri alla mano, la popolazione cremonese è la seconda più anziana nel quadro regionale: la media di 47 anni tondi è superata soltanto dai cittadini della provincia di Pavia, a quota 47,3 anni. Il territorio cremonese primeggia, invece, nell’indice di dipendenza degli anziani, che si attesta a 39,9: un valore nettamente al di sopra del 36,5 rilevato su scala regionale. L’indice rappresenta il rapporto percentuale fra gli over 64 e la popolazione attiva e restituisce la misura dello squilibrio generazionale.
A fine 2022, in base alle rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica, i residenti in provincia di Cremona risultano 352.189 (per l’esattezza 174.232 maschi e 177.957 femmine), in crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente. L’aggiustamento al rialzo è l’esito di un saldo naturale negativo (-2.182 abitanti) compensato dall’evoluzione positiva dei saldi migratori (+1.234 quello interno e +1.620 quello estero). Il modesto aumento della popolazione è sostanzialmente in linea con la tendenza della Lombardia dove, rispetto al 2021, i dati censuari evidenziano una crescita dello 0,3%, mentre a livello nazionale si registra un decremento dello -0,1%. Nel contesto regionale, il 32,4% della popolazione risiede nella provincia di Milano; seguono le province di Brescia e di Bergamo che, con più di un milione di residenti ciascuna, raccolgono rispettivamente il 12,6% e l’11,1%. Le altre nove province ospitano il 44% dei residenti: il peso di Cremona è pari al 3,5% (clicca qui per i dati).
Prosegue il trend negativo del tasso di natalità, che in territorio cremonese è precipitato dal 6,7 al 6,3 per mille: si tratta del dato più basso della regione, in condivisione con le province di Como, Lecco e Pavia. In Lombardia la natalità è passata nell’arco dei dodici mesi dal 6,9 al 6,8 per mille, valore comunque poco più elevato della media nazionale (6,7 per mille).
Segnali positivi si rilevano, anche nel 2022, per i movimenti migratori internazionali.
La differenza tra entrate e uscite con l’estero restituisce un saldo migratorio netto positivo in tutte le province lombarde, pari a quasi 52mila unità. Le province di Milano e Brescia, con un saldo positivo rispettivamente di quasi 23mila e quasi 6mila unità, confermano la vocazione di aree più attrattive della regione. Il tasso migratorio con l’estero (5,2 per mille) si mantiene sopra la media nazionale (4,4) e cresce in tutte le province rispetto al 2021, con un’oscillazione compresa tra il 3,3 per mille di Monza e Brianza e il 7,1 per mille di Milano.
Cremona si colloca a metà della graduatoria regionale con un tasso del 4,6 per mille.
La popolazione straniera in Lombardia ammonta a 1.176.169 persone, il 22,9% degli stranieri residenti in Italia. L’incidenza della popolazione straniera sulla popolazione residente è maggiore rispetto al valore nazionale (11,8% contro 8,7%); a livello provinciale i dati sono compresi tra il 6% di Sondrio e il 14,7% di Milano. Gli stranieri residenti in territorio cremonese sono 42.483 (+2% in un anno), pari al 12,1 della popolazione totale.
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